Governo, per Salvini e Di Maio la priorità è abbassare le tasse

salvinidimaio copy(ASI) - Nella giornata di ieri i due vicepremier di Lega e M5S, si sono visti nel primo pomeriggio a palazzo Chigi.

L'incontro, durato circa un'ora, si è concluso con la diffusione di una nota congiunta: "Il governo deve andare avanti. Il confronto è stato utile, positivo e cordiale per fare il punto sulle priorità da realizzare in tempi brevi e per riavviare un dialogo costruttivo con l'Europa che rimetta al centro, dopo anni di governi passivi, gli italiani".

Tra gli obiettivi da realizzare, concordano Di Maio e Salvini, c'è l'abbassamento delle tasse, di grande importanza per il rilancio del Paese. Per il titolare del Viminale e il ministro dello Sviluppo servono misure straordinarie e nessun aumento delle tasse: "I maggiori incassi dell'Irpef e dell'Iva quasi dell'8% e la diminuzione della disoccupazione rispetto al 2018 nei primi quattro mesi di quest'anno ci dicono che siamo sulla buona strada", dichiarano i due vicepremier. Adesso, la questione più importante è quella di evitare la procedura di infrazione, con la Commissione europea che ha inoltrato una lettera all'Italia riguardo alla situazione economica del nostro paese che risulta essere non in linea con i dettami Ue. "Queste lettere sono abbastanza paradossali, non le respingeremo al mittente ma le discuteremo", assicura il capo dei 5 stelle, che garantisce: "Non ci saranno manovre correttive. La discuteremo come politici, non burocrati, e metteremo prima le esigenze degli italiani". Ha poi aggiunto: "Non andiamo col cappello in mano a chiedere soldi, non chiediamo 'dateci qualcosa', non ci facciamo bacchettare da chi non ci ascolta. Se l'Europa ci ascolterà allora noi l'ascolteremo, se deve essere una corrispondenza tra sordi non va bene". Sicuramente 'reddito di cittadinanza' e 'quota 100' non verranno toccati, secondo i due vicepremier.

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

 

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