Gianluca Ferrara (M5S) ad ASI: "Guiadò in Venezuela non controlla lo Stato, né parti di esso. Ruolo dell'Italia equidistante può produrre avvio di dialogo costruttivo tra le parti"

(ASI) "Chi a parole appoggia il popolo venezuelano, riconoscendo un leader che si è autoproclamato, non è d’aiuto alla diplomazia e nemmeno alle azioni pratiche per alleviare le sofferenze della nostra comunità.

Per distribuire i nostri medicinali e assistere in cittadini italiani in Venezuela non possiamo affidarci ad un leader di forma, poiché Guiadò in Venezuela non controlla lo Stato, né parti di esso. 
L’UE ha fatto male a lanciarsi in questa nuova aggressione seguendo Trump, poiché non è una crisi che si risolverà facilmente. 
Il ruolo italiano, per quanto inserito nel contesto delle alleanze internazionali tradizionali, se si continua a mantenere equidistante, può produrre l’avvio di un dialogo costruttivo tra le parti.  Per questo dobbiamo continuare a lavorare, come auspicato da Onu e papa Francesco, per il dialogo che possa concorrere a ristabilire una condizione minima di concordia nazionale che permetta al Paese di uscire dall’impasse. Il popolo venezuelano ha bisogno di sostegno, non di guerra.
Nel frattempo chi si preoccupa della democrazia del Venezuela dovrebbe guardare con molta sfiducia alle sanzioni imposte al Venezuela e alla sua compagnia petrolifera, perché non potranno che aggravare la crisi umanitaria. 
Riguardo il tema degli aiuti umanitari, credo sia una grande farsa, a partire dalla fake news del ponte al confine con la Colombia bloccato con le cisterne. In realtà si tratta di un ponte costruito e mai inaugurato. 
Ciò precisato, credo che come sostiene anche la Croce Rossa non ci può essere nessun aiuto se il governo del Paese si rifiuta di fare entrare chi dovrebbe 'soccorrere' la popolazione. 
È però paradossale che, di fronte al blocco di asset fondamentali per decine di miliardi di dollari, si voglia aiutare il popolo con qualche camion di medicinali di base. Il recente out out intimato da Guaidò per il 23 febbraio mi sembra pericoloso perchè può innescare la scintilla che temo in molti vogliano.".         

È quanto ha dichiarato ad A.S.I. il Senatore Gianluca Ferrara, Capogruppo Commissione Esteri M5S Senato.

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