Il premier Conte all'Europarlamento: "Non sono un burattino, rappresento il popolo italiano"

conte1(ASI) - Ieri, il premier Conte ha parlato davanti all'Europarlamento di Strasburgo, chiedendo uno "sforzo comune per rilanciare il progetto europeo", sottolinenando il fatto che l'Ue pare abbia perso "la fase propulsiva".

"Non siamo riusciti ancora a diventare veramente e compiutamente un 'popolo', non abbiamo avuto il coraggio di costruire un modello inclusivo che, realisticamente, al di là di ogni retorica, favorisse la creazione di un demos europeo. La politica europea, di fronte a una crisi economica senza precedenti,  si è ritratta impaurita al di qua della fredda grammatica delle procedure, finendo col perdere progressivamente il contatto con il suo popolo e rendendo sempre più incolmabile la distanza, che non è solo geografica, tra Bruxelles e le tante periferie del Continente".

Al termine dell'intervento del premier sono piovute critiche da parte dei leader europei. "Io amo l'Italia ma oggi mi fa male vedere la degenerazione politica di questo paese, iniziata vent'anni fa con Berlusconi e peggiorata con questo governo", dice Verhofstadt rinfacciando all'Italia di essere diventata "il fanalino di coda dell'Europa", accusando il nostro governo di non avere "una strategia per la crescita ma solo una tattica per farsi rieleggere con regali e debiti".

Il capogruppo del Ppe, Manfred Weber ha dichiarato: "L'Italia è il paese che cresce meno in Europa e il cui governo non riesce a mettersi d'accordo nemmeno su un progetto già approvato come la Tav. Il vostro governo non è disposto a fare riforme e ha un debito che cresce sempre di più". Si aggiunge anche l'intervento di Bullmann che attacca il governo gialloverde per la linea dura di contrasto all'immigrazione clandestina: "Il vostro governo deve smettere di mostrarci questo viso inumano".

Al capogruppo dell'Alde nel Parlamento Europeo Conte risponde così: "Addirittura un capogruppo ha detto 'burattino' a chi rappresenta il popolo italiano: non lo sono e non mi sento un burattino. Sono orgoglioso di rappresentare la voglia di cambiamento del popolo italiano" e di "sintetizzare" le posizioni di un governo formato da due forze politiche tanto diverse come la Lega e il Movimento 5 Stelle. Un governo, sottolinea il presidente del Consiglio, che "non è burattino, perché non risponde a lobby, gruppi di potere e comitati d'affari".

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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