Le dichiarazioni di Conte sulla probabile contrazione del Pil e l'eventuale recessione tecnica

Conte copy(ASI) Roma - Il premier italiano Giuseppe Conte si è lasciato andare ad una previsione poco ottimistica sul nostro paese per il dato Istat sul quarto trimestre 2018 che uscirà a breve, ammettendo che potrebbe registrare "un'ulteriore contrazione del Pil".

La seconda consecutiva, quella che tecnicamente determina appunto l'ingresso in una fase di recessione. Ma il premier si è detto poi sicuro che, a partire dalla seconda metà del 2019, ci sarà il recupero se gli obiettivi si raggiungeranno. E il ministro dell'Economia Giovanni Tria invita a non drammatizzare, perché anche in caso di recessione tecnica, assicura che non cambierà molto per la situazione italiana.

Come annunciato anche in questo caso da Conte, convinto sostenitore di una ripresa, per quanto lieve, sarebbe però già in atto all'inizio di quest'anno: "Abbiamo una economia che crescerà: dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l'economia in modo robusto e duraturo". E il motivo del rimbalzo sarebbe da ricercare nel raggiungimento di un accordo sulla manovra con l'Unione europea che avrebbe rasserenato il clima in Italia e rafforzato conseguentemente la propensione a spendere.

Molto dell'andamento dell'economia italiana dipenderà comunque inevitabilmente dal parallelo percorso di quella tedesca ed europea, a cui il nostro Pil è legato a doppio filo. Il taglio delle stime del governo tedesco all'1% quest'anno non lascia ben sperare, mentre sembrano al momento di buon auspicio, almeno per il debito, i risultati dell'asta Btp a 5 e a 10 anni con rendimenti in calo e conseguente soddisfazione di Tria: "Credo che il nostro debito sia un buon affare, il nostro debito ha rendimenti buoni e viene riconosciuto come un debito sicuro, una volta dissipati i dubbi sula nostra partecipazione in Europa".

 Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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