Pensioni, oggi Quota 100 è una realtà

100(ASI) - Al via da ieri le domande per quota 100 e per gli altri canali di uscita. E, in serata, alla fine della prima giornata di raccolta dei moduli online e di quelli presentati attraverso i patronati e gli altri intermediari, si è subito arrivati a quota 1.500-2000 richieste, se si considerano non solo quelle di quota 100 ma anche quelle per le altre formule. Dall’Inps hanno provveduto a mettere online la procedura di invio delle istanze attraverso internet anche prima della consueta circolare esplicativa.

 

Matteo Salvini inoltre lancia il nuovo obiettivo 'Quota 41', ovvero la possibilità di andare in pensione anticipata indipendentemente dall’età, una volta che si siano raggiunti 41 anni di contributi. La misura è stata esclusa quest’anno perché molto costosa. Nel prossimo triennio i pensionati che usciranno con le nuove regole, in anticipo rispetto a quelle della legge Fornero, saranno un milione.

Dunque, in attesa delle ulteriori aperture, sono stati invece aperti o riaperti tutti i canali contemplati dal decreto. Da quota 100 all’Ape social, passando per l’anticipo precoci e opzione donna. Con un’avvertenza per i dipendenti pubblici: se vogliono uscire il primo agosto devono fare domande di collocamento a riposo all’amministrazione di appartenenza entro il 31 gennaio. Mentre per quel che riguarda la liquidazione, che si potrà ottenere in via anticipata fino a 30 mila euro, il sottosegretario Garavaglia ha spiegato che si punta ad innalzare il livello: "Vedremo se in sede di conversione si potrà alzare".

Si riapre anche il canale di opzione donna. Possono utilizzare l'uscita anticipata ma conpensione ricalcolata con il metodo contributivo con una penalizzazione tra il 20 e il 25%, le donne dipendenti con almeno 58 anni e quelle autonome e con almeno 59 purché abbiano almeno 35 anni di contributi. Si applica una finestra mobile di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome. In sostanza, per le dipendenti sarà possibile lasciare il lavoro con 59 anni e per le autonome con 61 anni e sei mesi.

Con il decreto si torna alle vecchie soglie anche per la pensione anticipata, che si può ottenere a prescindere dall’età: dunque non c’è più l’aumento di 5 mesi legato alla speranza di vita scattato dal primo gennaio scorso. Ci si ferma a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10mesi per le donne. Il decreto approvato, però, ha riportato indietro i requisiti per la pensione anticipata, ma aggiungendo una finestra trimestrale. Il risultato è che lo sconto si ridurrà a due mesi.

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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