Ue, Mario Draghi al Parlamento Europeo: “I Paesi membri devono fare le riforme ma l’Europa deve aiutarli"

(ASI) - Il presidente della Bce Mario Draghi, parlando a Bruxelles al Parlamento Europeo, ha dichiarato che per realizzare pienamente tutti i benefici apportati dall’Euro, servono non solo riforme strutturali da parte degli Stati membri ma anche un aiuto dall’Ue per attuarle.

Ecco le sue parole: “Da una parte servono riforme nazionali per promuovere una convergenza economica sostenibile. Sotto tutti i sistemi monetari un potenziale di crescita più alto si può ottenere solo con un continuo sforzo di riforma. L'Europa può fare la differenza sostenendo e facilitando questi sforzi di riforma. Il nostro stare insieme rappresenta un vantaggio competitivo unico, e dobbiamo capitalizzare su questo. I rischi alle prospettive economiche si sono mossi verso il ribasso ma la Bce può usare di nuovo altri strumenti nella cassetta degli attrezzi se le cose andassero molto male”, ha poi assicurato il presidente della Bce.

“Grazie agli sforzi di tutti i cittadini europei l'Eurozona è uscita dalla crisi, con risultati tangibili. Ma negli ultimi mesi arrivano informazioni più deboli dell'atteso e la persistenza delle incertezze, in particolare collegate a fattori geopolitici e alla minaccia di protezionismo, pesa sul sentimento economico”.
“Un Paese perde sovranità quando il debito è troppo alto, perché a quel punto sono i mercati che decidono. Il debito viene prodotto da decisioni politiche dei Governi e la sovranità viene persa a causa di politiche sbagliate”.

Infine, riferendosi al nostro Paese, ha dichiarato: “L'ambiente esterno è meno vivace del passato e l'Italia cresce meno di prima e significativamente meno delle attese ma è troppo presto per dire se servirà una manovra correttiva, bisogna prima vedere quali saranno le uscite e le entrate fiscali”.

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

 

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