Il Ministro dell'Economia Tria risponde a Bruxelles sulla manovra di bilancio

(ASI) Roma - La lettera inviata dal ministro Tria a Bruxelles con le risposte ai rilievi dell'Unione Europea sulla manovra italiana di bilancio è abbastanza chiara: nessuna retromarcia.

"Il Ministro Tria - viene sottolineato nella missiva - ribadisce il quadro macroeconomico contenuto nel DPB e i termini della politica economica del governo, finalizzata a stimolare crescita per favorire la riduzione del debito pubblico. Un sostegno importante alla crescita economica è atteso dal rilancio degli investimenti, sia pubblici che privati che in capitale umano, e dalle riforme strutturali che il governo intende mettere in atto".

E aggiunge: "Il Governo è fiducioso che la manovra di bilancio non esponga a rischi la stabilità finanziaria né degli altri paesi membri dell’Unione Europea. Il governo è cosciente di aver scelto un'impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del patto di stabilità e crescita. È stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil prima della crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati più svantaggiati della popolazione". Infine sul fatto che la manovra non sia allineata con le regole Ue, la risposta di Tria è chiara: "Una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana". Insomma l'esecutivo ribadisce le stime su deficit e debito indicate a Bruxelles nelle scorse settimane. Il braccio di ferro tra Tria e l’Europa continua.

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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