Rai. Santanchè (FdI): da Radio1 denigrato sacrificio giovani nella Grande Guerra

Santanchè(ASI) "La puntata dello scorso martedì di "Numeri Primi", programma radiofonico di Rai Radio1, è stata dedicata al calciatore della Juventus Benigno Dalmazzo che all'età di 20 anni decise, come migliaia e migliaia di altri giovani e meno giovani contemporanei, di partire volontario nella Prima Guerra Mondiale.

Trovandoci poi la morte andando all'assalto sul Monte Interrotto. Gli autori del programma hanno deciso di utilizzare un termine ricorrente per raccontare la storia: "folle". "Folle" la guerra, "folle" il combattere per l'Italia, "folli" le motivazioni. Ad essere folle è, piuttosto, che un programma Rai, a pochi giorni dal 4 novembre e, soprattutto, dopo la nostra mozione approvata a larga maggioranza possa realizzare una trasmissione che denigra qualunque spirito di italianità, di passione e di eroismo. Una mozione molto chiara con la quale abbiamo chiesto ed ottenuto che ci sia un'attenzione particolare e un maggiore coinvolgimento del governo, delle scuole, della Rai affinché tutta la Nazione possa festeggiare degnamente il centesimo anniversario della Vittoria della Grande Guerra, occasione nella quale tutti noi siamo diventati un Popolo e una Nazione. Che la Guerra sia orribile lo sappiamo e va raccontato. Ma ancor più orribile è che il servizio pubblico sia utilizzato per diffondere la tesi che la grandezza dei nostri eroi sia stata 'inutile e folle' in una trasmissione scritta da chi, evidentemente, non ha contezza di cosa stesse raccontando né dello spirito che animava la migliore gioventù di questa Nazione a cui, cento anni dopo, ancora dobbiamo dire grazie. Chiediamo perciò al presidente della Rai di prendere immediati provvedimenti, proponendo programmi radio-televisivi più corretti ed equilibrati nel raccontare la Grande Guerra. Grande per la strage ma grande perché completò il processo di unificazione dell'Italia". Lo dichiara la senatrice di FdI, Daniela Santanchè, componente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai.

 

Continua a leggere