Morando (Pd) La Nadef: una provocazione deliberata contro il buon senso, la Costituzione e le regole europee

(ASI) “Gli unici due aspetti positivi della Nadef – dichiara l’ex viceministro Enrico Morando (Pd) in un testo pubblicato sul sito dell’associazione da lui presieduta www.libertaeguale.it - sono l'impegno a confermare le misure dei governi di centrosinistra in materia di super e iperammortamento e l'apprezzamento per la riduzione dei crediti deteriorati registratasi nei primi mesi del '18.

Purtroppo, le notizie positive si fermano qui. Il resto è ostentazione della violazione di tutte le regole esistenti, da quelle del buon senso a quelle della Costituzione, fino a quelle dell'Unione monetaria.

“Anzitutto il buon senso. Una misura di accelerazione della fuoriuscita  dal lavoro dei lavoratori più anziani, accompagnata da un intervento per accrescere le risorse destinate a chi non  lavora - l'80% della maggiore spesa prevista dalla manovra descritta nella NADEF- è destinata – prosegue Morando - ad avere un effetto espansivo sul Prodotto molto limitato nel breve periodo, che può addirittura diventare negativo nel medio.

Della violazione evidente dell’articolo 81 perché il ciclo non è negativo e gli eventi eccezionali che giustificherebbero l’indebitamento ho già scritto.

Di quella delle regole europee non potevo immaginare che la Relazione al Parlamento fosse ostentata con queste parole: ‘il pareggio di bilancio in termini strutturali, sarà raggiunto gradualmente negli anni a seguire’ Dando così esplicitamente (e tranquillamente) per irraggiungibile, per tutto il periodo di previsione, il pareggio strutturale”.

Resta da porci un'ultima domanda – conclude Morando- : perché questa ostentata ricerca dello scontro e della radicalizzazione, con tutti e su tutto? La rispostasi ricava dalla lettura dei programmi elettorali dei due partiti che ci governano: rinazionalizzare tutte le politiche, mettendo nel conto la possibilità di uscire dall'Euro. L'unica responsabilità che non si può imputare loro, quindi, è quella di non aver detto e scritto- chiaramente e per tempo- cosa avevano intenzione di fare.”

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