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Mediterraneo. Frattini: favoriamo lo sviluppo della 'Sponda Sud'

(ASI) "I Paesi della sponda Sud sono andati verso la democrazia e ora serve la stabilità economica, serve lo sviluppo".

 Lo ha detto il Ministro Franco Frattini che insieme con il Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha presenziato a Milano alla firma di un accordo fra Promos (l'azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione) e la Banca Europea di Investimento per far partire la fase di pre start-up del Centro Euro Mediterraneo per le Micro, Piccole e Medie Imprese che, probabilmente nascerà già a ottobre nel capoluogo lombardo. Il comunicato della Farnesina continua affermando che questa iniziativa è nata sotto l'egida del governo con il sostegno della commissione Europea, della Vei in raccordo con il segretariato di Barcellona dell'Unione per il Mediterraneo. Secondo Frattini, finora l'Europa non ha fatto abbastanza per finanziare un piano Marshall di aiuti per i Paesi della primavera araba. "Un miliardo e 200 mila euro dall'Europa per tutto il Mediterraneo è pochissimo - ha sottolineato -, ma se a questo aggiungiamo gli interventi delle istituzioni finanziarie internazionali che noi abbiamo mobilitato arriviamo a venti miliardi di dollari che è un contributo molto più significativo che può far partire seriamente il piano Marshall". Anche Romani, reduce da un viaggio in Tunisia e diretto il prossimo fine settimana in Egitto, ha spiegato che i Paesi del Nord Africa chiedono aiuti per aumentare l'occupazione. "Serve promuovere l'economica locale - ha detto Frattini - e un centro che promuova le Pmi è quel che occorre e quello che aspettano". Il Centro - ha spiegato il presidente di Promos Bruno Ermolli - farà da 'integratore' fra i vari centri per le piccole e medie imprese, favorirà le iniziative in rete, e l'accesso alle fonti finanziarie". Si tratterà di un aiuto particolarmente significativo "dopo la tragedia delle guerre per il rilancio di quei Paesi - ha aggiunto - limitando anche il processo di immigrazione". D'altronde il mercato delle sponde del Mediterraneo può contare su 600 milioni di consumatori e 28 milioni di micro, piccole e medie imprese. Il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, ha sottolineato che si tratta di "misure concrete per dare prospettive concrete alle nuove generazioni di questi Paesi". Il centro seguirà un modello a rete con un’unità centrale a Milano e una serie di centri nazionali nei Paesi del Mediterraneo (ad esempio a Beirut, Il Cairo, Tunisi, Istanbul, Marsiglia). "E' un'ottima iniziativa - ha concluso il presidente della Lombardia Roberto Formigoni - e la scelta di Milano è assolutamente azzeccata, visto che ha da tempo consolidato il suo status di capitale del dialogo euromediterraneo". Con la collaborazione della Regione con la Camera di Commercio da tempo a Milano si tiene il Forum economico-finanziario dedicato all'euromed (quest'anno differito ad ottobre viste i fermenti nella zona). E proprio nella sede della Regione, Palazzo Lombardia, l'11 e 12 luglio si svolgerà la concorrenza Euro-Araba per il sostegno alle Pmi.

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