Caporalato, Donzelli (Fdi): "pugno duro anche con cinesi"

(ASI) "I fenomeni di sfruttamento del lavoro vanno stroncati senza indugi, non possiamo aspettare la tragedie come quella accaduta in questi giorni in Puglia. Vale se a sfruttare gli immigrati sono gli italiani, ma anche se a farlo sono i cinesi, come accade a Prato. Richiedenti asilo e clandestini irregolari africani pagati un massimo di 3 euro l'ora per lavorare nei telai e nelle serre della filiera dell'illegalità.

Un fenomeno che la sinistra, a cui piace fare moralismo, ha completamente ignorato permettendo all'imprenditoria illegale cinese di proliferare fino a far penetrare la mafia nel nostro territorio". E' quanto afferma il parlamentare di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

"In Toscana sono stati spesi milioni e milioni di euro per i controlli nelle aziende cinesi, tollerando violazioni gravissime nel nome di un'integrazione che non c'è - sottolinea Donzelli - com'è possibile che nessuno degli ispettori della Regione si sia mai accorto di quello che accade? A Prato, come in altre realtà, ci sono uomini e donne schiavizzati, sfruttati, umiliati dai cinesi e senza diritti per colpa di chi ha permesso un'invasione incontrollata. E' anche per questo che abbiamo chiesto, senza essere ascoltati, che l'Antimafia mettesse gli occhi sui fenomeni della criminalità cinese - conclude Donzelli - continueremo a batterci perché lo Stato, che sia il governo nazionale o gli enti locali, adotti la linea dura contro questi fenomeni mettendo in campo tutti gli strumenti, compreso quello di applicare le norme antimafia".

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