Pensioni, Luigi Di Maio: "Tagli per chi prende più di 4 mila euro per aumentare le minime"

Risultati immagini per di maio agenzia stampa italia(ASI) - Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio è ancora al lavoro per quanto riguarda il taglio delle ‘pensioni d’oro’ le quali interessano tutti i redditi provvidenziali che superano i 4 mila euro netti al mese; a questo progetto stanno inoltre lavorando il professore di economia del lavoro di Roma Tre, Pasquale Tridico e il presidente dell’Inps Tito Boeri.

Di Maio ha annunciato la presentazione di un ddl sull'ondata dell'entusiasmo per i vitalizi; ha inoltre affermato: “Sono previsti tagli per quelle dai 4mila euro in su per chi non ha versato i contributi. Anziché prendere una pensione di privilegio, prenderanno solo in base a quanto hanno versato, come tutti i cittadini normali. E metteremo tutti i risparmi, circa un miliardo, nell'innalzamento delle minime”. L’obbiettivo del Movimento 5 Stelle è portare tutte le pensioni “di cittadinanza” a 780 euro. Ci sono anche difficoltà riguardo al reperimento di una parte dei dati per i pensionamenti anteriori al 1995 per i quali si dovrà ricorrere a metodi di stima; secondo i conteggi stimati, il gettito di tale operazione si può collocare tra gli 800 milioni e il miliardo di euro. Il risparmio effettivo per lo Stato sarebbe però di 450-600 milioni circa, troppo poco sembrerebbe per finanziare le “pensioni di cittadinanza”. La soglia dei redditi sui quali tagliare potrebbe quindi passare da 4.000 euro a 3.500.

Si parla quindi di attuare un “metodo contributivo”, entrato già in vigore in Italia dal 1995 in poi. Si tratta di un sistema di calcolo delle pensioni in base al quale l’importo degli assegni dipende dalla quantità di contributi versati nel corso della carriera. L’obbiettivo sarebbe quello di utilizzare il metodo anche per le ‘pensioni d’oro’ che utilizzano invece un “sistema retributivo”.

 

 

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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