Il mini-bot: un primo passo concreto contro la crisi economica dell'Italia. La finanza internazionale preoccupata teme di perdere il monopolio della liquidità

(ASI) I mini-bot, quasi sicuramente operativi nel prossimo governo Lega-M5S, possono essere un utile strumento per rilanciare l’economia. Il loro scopo infatti è di mettere in circolazione, e quindi nelle tasche degli italiani, quella liquidità vitale per ridare ossigeno all'economia interna asfittica.                                                                                   

L'introduzione di questo credito esigibile (garantito dallo Stato) prescinde dai vincoli di bilancio e dalla politica monetaria dell' Unione Europea, improntata all'austerità. La misura preoccupa la finanza internazionale, che finora ha ignorato la vastità della crisi economica italiana. Invece i mini-bot sono stati concepiti dall' economista Claudio Borghi Aquilini (Lega) per venire incontro proprio alle persone più in difficoltà: giovani disoccupati, gente costretta ad emigrare, pensionati, al limite della sopravvivenza, che sempre più spesso si vedono frugare nei bidoni della spazzatura. Per non parlare dei piccoli e medi imprenditori, creditori di uno Stato insolvente, che chiudono le attività, creando nuova disoccupazione e povertà tra i dipendenti licenziati. Nonostante ciò l'Eurocrazia richiede ulteriori sacrifici, insiste sul rigore, pretende l'austerità: ricette liberiste destinate a mettere sempre più in ginocchio e desertificare economicamente il Paese. Il mini-bot, in sostanza non è una vera propria moneta, ma è comunque un certificato di credito, un mezzo di pagamento (di piccolo taglio), che fa aumentare i consumi e la produzione interna, e , in parte, risponde alla necessità di recuperare sovranità economico-monetaria, e, di conseguenza, politica.

 

Per approfondimenti: https://youtu.be/qTMR_5ghE5M

 

 

 

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