Intervista al Candidato Premier Roberto Fiore di Italia agli Italiani

(ASI) - Intervista fatta dal Direttore di Agenzia Stampa Italia Ettore Bertolini e dal giornalista Federico Pulcinelli a Roberto Fiore, segretario nazionale del movimento politico Forza Nuova, candidato premier della lista Italia agli Italiani. Questa lista è nata da un accordo elettorale tra FN, il movimento sociale Fiamma Tricolore e altre realtà della cosiddetta destra radicale.

Oltre a Italia agli Italiani ci sono altre liste che non hanno aderito e corrono con il proprio candidato premier. Come mai questa mancanza di adesione?
Innanzitutto vorrei ricordare che sono molti di più quelli che hanno aderito alla nostra lista rispetto a chi è rimasto fuori . Ad esempio c'è Giancarlo Cito con sua figlia Antonella che si è candidata a Taranto ed è una delle possibilità che abbiamo di prendere un deputato al collegio uninominale. C’è anche la senatrice Paola Pinna, ex M5S e Paolo Ferrara che viene dal mondo della sinistra che mai ha avuto a che fare con noi se non in questa fase dove i nostri nemici coincidono. Essi sono i poteri forti e oscuri che stanno trasformando l’Italia in un paese del Terzo Mondo in cui è pericoloso vivere. La convergenza a Italia agli Italiani è stata importante; ci sono anche altre formazioni come Casa Pound o Fratelli d’Italia che la pensano come noi. Leggendo le interviste di Giorgia Meloni mi sembra di legger un’intervista di Forza Nuova di quattro anni fa. Questa è una cosa positiva poiché significa che tutto il dibattito politico si è concentrato sulle tesi nostre come lo ius soli, la lotta all’immigrazione e la svolta demografica. Quando nacque Forza Nuova, questi erano i temi fondanti; oggi sono diventate le tematiche alla base di Italia agli Italiani e anche delle altre forze come il centro-destra, Casa Pound e lo stesso Berlusconi, che la pensava come noi prima delle elezioni. Lui si sa, non ha una dottrina e le sue idee cambiano continuamente, inizialmente parlava anche di ius soli e di coniare una moneta complementare. Oggi parlare di moneta sovrana non è più un tabù come fino a poco tempo fa e tutti stanno accettando la validità dei nostri ragionamenti.

 

Alla luce di questi ragionamenti quali sono i punti chiave del programma di governo di Italia agli Italiani e in caso di vittoria quali saranno i primi provvedimenti nei 100 giorni dopo l'elezione?
Dobbiamo ricordare che la sinistra degli ultimi anni ha abbandonato quelli che sono i diritti sociali degli italiani e vale a dire le grandi lotte per la casa, per il lavoro, per la sanità e che furono essenziali per portare il Partito Comunista al potere e dare un’omogenia culturale alla sinistra. Tutte queste battaglie si sono concluse negli ultimi anni con un cambiamento epocale che consiste nel fatto che la sinistra non può più pensare agli italiani. È come se avesse preso in modo radicale la sua origine internazionalista e pacifista e avesse sposato una sorta di internazionalismo proletario rivolto alle masse di immigrati e non agli italiani. C’è di mezzo tutto il business dell’accoglienza e tutte le lotte vengono rivolte agli immigrati. Questo ha portato un allontanamento degli italiani nelle periferie, dei proletari, dei precari e a suscitare così in loro delle simpatie forti per noi. Siamo quelli che difenderemo e supporteremo chi rischierà di perdere la propria casa o chi non ce l’ha, i pensionati e le fasce più basse. Inoltre ci occuperemo di bloccare l’immigrazione e di espellere un numero di immigrati che potrebbe essere attorno al milione e mezzo. Infine vogliamo una svolta demografica, incentivando quindi gli italiani ad avere più figli ed ostacolando quelle politiche contro la vita come l’aborto. L’Italia tornerà ad essere forte se proteggerà la vita, bloccherà l’immigrazione e se tornerà a riavere la sua sovranità.

 

Alcune tematiche potrebbero somigliare a quelle dei partiti del centro-destra o della destra radicale. Perché gli elettori dovrebbero votare per voi e non per loro?
I ragionamenti che ho appena esposto li facciamo da vent’anni e per salvare l’Italia le soluzioni sono queste. Per un futuro e una ripresa economica è inevitabile che si debbano prendere questi provvedimenti e oramai se ne sono accorti tutti. Se facciamo oggi un sondaggio tra gli italiani, probabilmente l’80% sarebbe contro l’immigrazione, così come sarebbe a favore delle politiche demografiche e di una moneta sovrana. Quello che pensano gli italiani è cambiato da 10 anni a questa parte; i partiti cavalcano l’onda ma queste idee sono sempre state le nostre.

 

La storia ci ha insegnato che la strategia della tensione e la teoria degli opposti estremismi ha stabilizzato il sistema. Oggi assistiamo ad un ritorno dell’antifascismo. C’è il reale pericolo del fascismo? O si vuole dare questa impressione agli italiani?
Oggi l’antifascismo si sta diffondendo nuovamente ma non è più sostenuto da centinaia di migliaia di attivisti come negli anni 70 ma solo da una piccola élite come il gruppo espresso o i centri sociali. E’ pericoloso e vorrei soffermarmi sulle tecniche per fermare questi movimenti patriottici che sono: la mobilitazione dei media, dei magistrati e dell’estrema sinistra. È una specie di attacco che si scatena sempre nel momento in cui c’è il rischio che le tesi nostre tocchino il popolo, come è accaduto dagli anni 50 in poi. Le nostre idee patriottiche, nazionalistiche e cristiane iniziano a prendere sempre più importanza e tutti si mobilitano per bloccarle.

 

In merito a temi come la NATO e l’Europa, Italia agli Italiani e Forza Nuova su che posizioni si trova nei confronti di questi soggetti?
Sicuramente anti NATO e anti Bruxelles ma a favore di un’Europa dei popoli. Vogliamo un’Europa popolare, nazionale e cristiana e non oligarchica ed elitaria in mano a poche lobby che comandano le politiche dell’Ue. Un’Europa che vada da Lisbona al confine orientale della Russia.

 

Come giudicate le sanzioni fatte nei confronti della Russia che avrebbero portato, secondo la Coldiretti, danni enormi all’agricoltura?
Nessuno vuole le sanzioni; esse vanno contro i popoli ma favoriscono le lobby americane industriali che hanno raddoppiato i loro rapporti economici con la Russia nel momento in cui l’Europa li ha dimezzati. La storia d’Europa è sempre stata caratterizzata da questi poteri che hanno ostacolato negli anni i rapporti della Russia con la Germania o la stessa Europa. Ma le strategie intelligenti di Putin hanno riportato la Russia al centro dell’Europa, facendone il punto di riferimento per le nazioni che lottano per l’indipendenza e le libertà, come la Siria e il Libano. La Russia svolge un ruolo fondamentale per la tutela dei popoli.

 

Per riacquistare la sovranità, dovremmo uscire dall’Euro e rinazionalizzare la Banca d’Italia?
Si, è fondamentale. Dobbiamo introdurre una moneta complementare all’Euro, come la Lira, nazionale e gestita dallo Stato e non dalle Banche che creano denaro dal nulla e ce lo impongono come debito.

 

Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia

 La trascrizione è stata fatta da Claudia Piagnani.

Montaggio video  Natsuko Moritake

 

 

 

 

 

 

 

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