Napoli in mano alle baby gang, CONSAP: non bastano 100 uomini per contrastare un fenomeno cosi preoccupante e dilagante, è urgente intervenire legislativamente e non soltanto.

E’ la domanda che si pone la Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – Questi sono i "brillanti" risultati di una politica fallimentare sul tema della legalità e della sicurezza – dichiara il segretario nazionale, Stefano Spagnoli – Il messaggio buonista e iper garantista, ai limiti del patologico, che ha diffuso nel paese la compagine governativa fin dal suo esordio è finito per essere codificato e "interiorizzato", anche dalla criminalità, in erba, come una sorta di viatico a fare ciò che si vuole, tanto nelle patrie galere non ci si finisce, per una ragione o per l'altra, quasi mai. Il continuo, quotidiano e immane sacrificio delle forze dell'ordine – continua Spagnoli - non è più sufficiente a contrastare in maniera efficace una società che sembra essere, ogni giorno di più, gravida di violenza. E’ ora che chi ha responsabilità di governo comprenda che giunto il momento di "metter mano" al sistema sicurezza e legalità nel suo complesso, con l'adozione di nuove norme e leggi che vadano anche nella direzione di un eventuale abbassamento della soglia dell'imputabilità, considerando che i gravissimi reati commessi quotidianamente da una larga fascia di minori riguarda anche ragazzini al di sotto dei 14 anni. Occorre però, nel contempo, coinvolgere nelle sinergie istituzionali, deputate a garantire la sicurezza, anche le scuole, prime palestre di educazione e civiltà, obbligandole ad essere più attente e puntuali nel rilevare e segnalare alle autorità competenti i comportamenti anomali degli adolescenti (bullismo, prepotenza, scarsa frequentazione delle lezioni etc.) perché, quando si parla di ragazzini, non si può soltanto reprimere. Bisogna analizzare profondamente – conclude la nota del segretario nazionale Consap - le cause che sono alla base dell’esplosione di questo fenomeno delle “Baby Gang”, solitamente riconducibili a situazioni di particolare disagio giovanile, ed intervenire a tutti i livelli prima che si perda il controllo della situazione”. 

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