Elezioni Politiche, Giorgia Meloni (FI) a 'Il Foglio': "Mai col PD e mai col M5S. Votare di Maio è come votare la Raggi al cubo"

Meloni12(ASI) Roma - Queste le parole riportate oggi 16 gennaio da Giorgia Meloni, candidata alla presidenza del consiglio per le elezioni politiche del 2018: "Gli Asili nido gratuiti sono una proposta che fa già parte del programma di Fratelli d'Italia e grazie a noi anche del centrodestra.

Nel nostro imponente piano a sostegno della natalità c'è anche la riduzione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia, che a una famiglia che guadagna mille euro al mese possono costare un terzo dello stipendio. E attenzione, il tema non è che in Italia non si vogliono fare figli, ma che non si possono fare perché la precarietà del lavoro è un dramma. Lo strumento che proponiamo per dare stabilità alle famiglie è il "reddito bimbo": assegno familiare di 400 euro al mese per i primi sei anni di vita di ogni minore a carico. Questa è una cosa realizzabile, altre proposte no, come il reddito di cittadinanza dei grillini: 800 euro al mese per stare a casa. Vuol dire che Di Maio non sa che c’è gente che guadagna 800 euro al mese per lavorare 40 ore la settimana. Significa non conoscere il mercato del lavoro e non aver mai lavorato. Il futuro non è sussidi per tutti, ma più lavoro, perché il lavoro genera dignità". Lo dice in un'intervista a 'Il Foglio' il presidente di Fratelli d'Italia.

"Votare Di Maio è votare una Raggi al cubo. I Cinque Stelle sono ridicoli. Virginia Raggi ha fatto un’iniziativa per smontare l'albero Spelacchio, tutta contenta, mentre il mondo le rideva dietro. Io mi vergogno per Roma. Il M5S dice che è stato un grande successo perché tutti ne hanno parlato? Pensano di stare in un reality show, dove per avere più successo dici una parolaccia o stai mezzo nudo. Sono schifata da questo modo di gestire la capitale e dalla superficialità del M5S. Hanno speso 50 mila euro per ammazzare un albero. I Cinque Stelle sono dei fake", spiega Meloni.

"I grillini sono pari alla sinistra di Renzi. Tre anni fa dicevo che il governo e la Libia si sarebbero dovuti mettere d’accordo, che sarebbe stato necessario un blocco navale e rimettere mano al trattato di Dublino. Mi insultavano e mi davano della populista. Ora queste cose le sostengono tutti. Durante la penultima legge di bilancio, io ho presentato un emendamento per equiparare la spesa delle cooperative per l’accoglienza agli immigrati a quella di una pensione sociale per gli italiani. Se lo stato ritiene che un anziano possa campare con 483 euro e l’immigrato con 1.120 c’è qualcosa che non va. Il PD ha detto no ma a farmi la guerra è stato il M5S. Per questo al centrodestra ho proposto un patto anti-inciucio, che vale tanto per il M5S quanto per il PD: io il governo con questi non ce lo faccio. Fratelli d’Italia è l’unico partito che in questa legislatura non s’è mai seduto a trattare con Renzi. Gli altri, compresi i Cinque Stelle quando c’era da aggiustare la legge elettorale, si sono subito accomodati. I cittadini italiani devono sapere che i voti dati a Fratelli d’Italia non finiranno mai da un’altra parte”, conclude il leader di Fratelli d'Italia.

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