Conti (MIC): "La falsa fine della crisi economica ... nel pistoiese"

Conti(ASI) "Il tessuto economico della provincia di Pistoia, senza considerare il distretto floro-vivaistico e la ex Ansaldo Breda, passata sotto il controllo della giapponese “Hitachi”, è caratterizzato dalla presenza di micro e piccole imprese operanti nei settori tradizionali dell’artigianato e del commercio che stanno risentendo in maniera grave e persistente della lunga crisi economica che ha colpito il nostro Paese".
Così ha dichirato  Nicola Conti Candidato al Parlamento per la Regione Toscana del MIC. Sulla base dei dati forniti dalla Camera di Commercio di Pistoia, le imprese artigiane attive alla data del 1 gennaio 2008 erano 10.978; quelle attive alla fine del 2016 erano 9.488, con un tasso negativo di crescita pari al 13,57%. Nel primo trimestre del corrente 2017 il tasso di crescita segna un - 1,3%, che ha comportato un’ulteriore perdita di 128 imprese. Quello che più preoccupa, al di là di questi “dati inquietanti”, è la profonda crisi di medio periodo che ha colpito i distretti manifatturieri (calzaturiero nella Valdinievole, mobile in Quarrata, tessile e confezioni nella piana pistoiese) i cui volumi di affari si sono ridotti di un terzo dal 2008 ad oggi. A questo ha contribuito anche la “sleale” concorrenza di imprese straniere, che hanno trovato un terreno fertile privo dei più elementari controlli che una normativa adeguata dovrebbe prevedere. Il Movimento Italia nel Cuore attraverso interventi mirati, concreti e coraggiosi vuole creare nuove opportunità imprenditoriali agevolando la riqualificazione ed il rafforzamento dei tradizionali distretti manifatturieri, promuovere l’innovazione tecnologica e favorire la crescita di un settore terziario avanzato, che renda possibile delineare nuovi distretti produttivi con la formazione e l’impiego di capitale umano “made in Italy”. Conclude Nicola Conti Candidato al Parlamento per la Regione Toscana del MIC.

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