Manifestazione a Roma, molti insegnanti e personale scolastico scendono in campo contro “la politica scolastica del governo”

 

Presente anche il Coordinamento Lega Nord Comparto Scuola Umbria    Ferrovecchio Antonietta e il Coordinamento Lega Nord Comparto Scuola Lazio         Deri Roberto Carlo

manifestazioneroma(ASI) “Su Viale Trastevere alle ore 8.30, nella giornata del 10 novembre 2017, l’atmosfera era già satura di tensione. Blindati e agenti schierati ostruivano il passaggio verso piazza Montecitorio. Più tardi hanno ulteriormente occluso la strada con un idrante.

C’era da aspettarselo! Al corteo autorizzato è stato imposto il divieto di raggiungere il secondo presidio a Piazza Montecitorio. Abbiamo un governo di maggioranza che per silenziare 500 cittadini tra docenti e lavoratori si è sentito in dovere di incitare le forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Clima che i docenti, non asserviti alla legge del 13 luglio 2015 n. 107, respirano tutti i giorni nelle scuole, pagando con la cancellazione del proprio curriculum e della loro posizione in graduatoria, vivendo sotto l’appannaggio del nepotismo e del clientelarismo.

Noi del coordinamento Lega Nord siamo per il blocco in toto di tutte le funzioni aggiuntive progettuali, proprio per non dar voce al qualunquismo culturale filogovernativo.

L’autonomia scolastica non è un semplice schema planimetrico ,   ma va studiata nelle interconnessioni tra i vari ecosistemi scolastici che includono tutti gli ordini di scuola: dalle scuole nido fino all’Università poiché ciascun grado di scuola richiede una propria autonomia curricolare che soltanto se implementata seguendo flussi di ricerca e sperimentazioni, può aprirsi verso la costruzione di un progetto di vita non solo di ogni studente , ma di ogni adulto.

Noi del coordinamento scuola Lega Nord perseguiamo l’idea di un’autonomia come   cuore del servizio scolastico, ossia come progettazione e realizzazione degli interventi di educazione, istruzione e formazione, finalizzati al completo sviluppo della persona e al suo successo formativo.

La rimozione del precariato non è un’idea del governo Renzi, è stato piuttosto un monito contenuto in una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Non è perseguibile con il FIT l’intento di superare definitivamente l’annosa questione delle graduatorie ad esaurimento e delle varie fasce in cui sono inseriti i precari storici, non in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, poiché i precari storici vedrebbero ridursi il proprio stipendio nei primi due anni di tirocinio.

Noi del coordinamento scuola Lega Nord chiediamo che vengano istituiti i PAS ( percorsi abilitanti speciali) percorsi di formazione per conseguire l’abilitazione all’insegnamento, rivolti ai docenti con contratto a tempo determinato e che abbiano prestato servizio per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie.

Concludendo possiamo aggiungere che l’incertezza degli scenari hanno creato moltissimi dubbi nei riguardi dei diversi progetti della riforma, alimentando disorientamento culturale, professionale e soprattutto analfabetismo funzionale”. Lo dichiarano Ferrovecchio Antonietta per il Coordinamento Lega Nord Comparto Scuola Umbria e Deri Roberto Carlo per il Coordinamento Lega Nord Comparto Scuola Lazio .

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