Consip, M5S: troppo opachi maxiappalti a Coop, meglio frazionare lotti

(ASI) ROMA, - “C’è un vasto cartello di imprese che ha messo le mani sugli appalti pubblici e continua a succhiare risorse dei cittadini in modo parassitario. Stiamo parlando del sistema delle coop che da sempre fa riferimento a precise aree politiche, rappresenta enormi bacini clientelari e viene clamorosamente favorito, nelle commesse di Stato, dalla sconfortante opacità di Consip e di molte altre stazioni appaltanti”.

Lo denunciano i deputati M5S che oggi, con il portavoce Mattia Fantinati, hanno discusso in aula una interpellanza urgente al governo sul tema del public procurement.
“La risposta del governo non può soddisfarci. Abbiamo ricordato lo sciagurato maxiappalto da 1,6 miliardi ‘scuole belle’, con il Consorzio nazionale servizi e Manutencoop che si sono presi tutta l’Italia centrosettentrionale e hanno fatto comunque in modo di non pestarsi i piedi. Sia l’Antitrust che la giustizia amministrativa hanno sanzionato il modo in cui quella commessa era stata costruita. E, guarda caso, il Cns si è ritirato da un’altra gara, la cosiddetta Fm4: non è che per caso, come alcuni hanno osservato, il Consorzio si è fatto sostituire su tutti i lotti vinti per evitare che emergesse in modo palese lo stesso cartello di ‘scuole belle’?”, rincara Fantinati.
“I principali operatori del facility management potrebbero aver coordinato le proprie strategie partecipative, in violazione della normativa a tutela della concorrenza. Ma la cosa più grave è che
Consip non funziona come dovrebbe. Il public procurement che potrebbe rappresentare una delle principali leve di politica industriale nel nostro Paese - spiega il portavoce Cinquestelle - tuttavia il modello dei maxiappalti contrasta con la struttura della nostra economia, taglia fuori le Pmi e favorisce opacità e illegalità. E’ fondamentale - conclude Fantinati - che le stazioni appaltanti, Consip in testa, indicano gare con una costante e ragionevole suddivisione in lotti, evitando che un solo offerente, magari il più furbo o ‘amico degli amici’ possa aggiudicarseli tutti”.

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