Umbria, Art.1 Alto Tevere risponde ad associazione Art 49 su centro commerciale

No alla direttiva Bolkestein. Ma i comuni hanno ancora in mano la programmazione urbanistica di un territorio. Inoltre su temi e problemi di interesse generale della città, prima di decidere, vanno usati gli strumenti di partecipazione e confronto democratico.

art1(ASI) Città di Castello - "Con un comunicato blandamente barricadero l’associazione Articolo 49 mette le mani avanti e critica la commercializzazione selvaggia in atto alla ex zona industriale nord di Città di Castello. In pratica, il comunicato firmato dalla presidente Monica Pecorelli, dopo aver sottolineato che l’associazione è stata fondata dall’on. Franco Ciliberti e dal consigliere Luciano Tavernelli, mette sotto accusa la famigerata direttiva Bolkestein che ha sottratto ai comuni la possibilità di concedere o negare a privati il permesso per trasformare strutture in origine adibite ad attività produttive in attività commerciali. E’ vero che imperversa questa direttiva che prende il nome da un commissario della Unione Europea ma è anche vero che i comuni hanno ancora in mano la programmazione urbanistica di un territorio come per esempio, la viabilità, i parcheggi, la mobilità urbana ed il Prg, il Piano Regolatore Generale, che prima o poi dovrà essere varato. E anche strumenti di partecipazione e confronto democratico dei cittadini e delle associazioni di categoria di tecnici e commercianti su temi e problemi di interesse generale. Ebbene il Comune di Città di Castello questi strumenti non li ha mai usati e, ad insaputa di molti, il centro commerciale si è spostato nella zona industriale nord. E’ il funerale delle attività produttive che mai potranno riprendere negli insediamenti originari; è il funerale del confronto e della partecipazione democratica; è il funerale del centro storico tradizionale intorno al quale si è sviluppata la Città nei secoli passati. Una trasformazione epocale che lascerà un segno profondo negli anni. Ci sarebbe molto da discutere sullo stravolgimento urbanistico, su quello commerciale ed industriale della nostra Città, sul proliferare miope dei centri commerciali senza un minimo di programmazione. Articolo 1 Mdp lo farà doverosamente in quanto temi strettamente legati alle sorti collettive di Città di Castello. Ora ci preme sottolineare l’ipocrisia e la confusione politica di questa associazione che, come Marzullo si fa le domande e si regala le risposte. Gentile presidente Monica Pecorelli ci permettiamo di ricordarle che uno dei suoi più autorevoli associati è Luciano Tavernelli, del Partito Democratico, presidente della Commissione Territorio. Se la memoria non ci inganna Tavernelli non ha mai votato contro le decisioni della Giunta inerenti all’urbanistica, non ha mai avanzato proposte per contrastare la trasformazione selvaggia della zona industriale nord o per la sua regolamentazione. Perché invece di far parlare Articolo 49 nel suo ruolo di presidente non riunisce la Commissione Territorio ed avvia una approfondita discussione sul Prg che ancora non c’è, sul centro storico che c’è ancora per poco e sulla nuova zona commerciale nata ad insaputa di troppi che c’è insieme ai suoi problemi. Con il comunicato di Articolo 49 forse Ciliberti e Tavernelli si salveranno l’anima lanciando un messaggio occulto al Pd e alla giunta ma non avranno dato alcun contributo fattivo alla Città". E' quanto dichiara con una il Movimento politico Articolo 1 MDP dell'Alto Tevere

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