Nico D’Ascola (Ap):”Il punto centrale della questione era costituito dalla esclusività delle funzioni del Tribunale per i minorenni”

(ASI)  “Dalla Calabria parte stavolta la dimostrazione che la politica la si può fare bene, nell’interesse di tutti con estrema pulizia morale ed intellettuale”. Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato Nico D’Ascola alla conferenza stampa  a Palazzo Campanella  dal titolo “Tribunali per i minorenni salvati dalla soppressione.   
L’impegno della Calabria a salvaguardia di una istituzione eccellente”. "Devo dare atto al ministro Andrea Orlando della sua sensibilità, della sua capacità di rivedere le posizioni assunte con testi legislativi che concretizzavano quella scelta. Il rivedere le proprie decisioni è forse quella condotta maggiormente dimostrativa della intelligenza e della sensibilità. Noi – prosegue il presidente - avevamo presentato gli emendamenti soppressivi della soppressione del Tribunale per i minorenni e sono contento che  questa scelta non debba affrontare il conflitto della votazione su posizioni contrastanti ma che si sia data una dimostrazione della capacità intellettuale di risolvere i problemi in maniera armonica e condivisa. Il punto centrale della questione era costituito dalla esclusività delle funzioni del Tribunale per i minorenni. Abbiamo una istituzione nella quale polizia giudiziaria, Procura della Repubblica e Tribunale per i minorenni svolgono esclusivamente la medesima funzione. Quindi, abbiamo un corpo giudicante che è formato esclusivamente da persone formate nella tutela degli interessi dei minori. Non si poteva pensare di rendere il Tribunale dei minorenni una sezione specializzata del Tribunale ordinario perché avremmo eliminato questa esclusività delle funzioni. Lo Stato sociale è stato ridotto per esigenze di bilancio e  dobbiamo individuare quei contesti che non possono essere eliminati. Il Tribunale per i minorenni sta a mezza via tra le istituzioni giudiziarie e quelle sociali. La politica - conclude D'Ascola - si deve concretizzare in un sostantivo storico, quello di solidarietà
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