Proventi contravvenzioni codice strada. Interrogazione di Gibiino e altri 56 senatori su applicazione legge

(ASI) "Ho presentato un'interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dei trasporti e dell'Interno, sostenuta dalla firma di 56 colleghi senatori rappresentativi dell'arco costituzionale, per chiedere lumi all'Esecutivo circa l'applicazione reale della legge che prevede l'utilizzo dei proventi delle sanzioni pecuniarie del codice della strada per il miglioramento della sicurezza stradale, il potenziamento dei servizi e la manutenzione delle strade, a tutela di tutti i cittadini".
Lo dichiara il senatore Vincenzo Gibiino di Forza Italia. "La relazione della Corte dei conti sulla gestione finanziaria degli enti locali, che indica in 1.679,40 milioni di euro gli introiti annuali derivanti dalle sanzioni per violazioni al codice della strada, con un incremento del 45,6% nel 2015 sul 2014, parla chiaro - prosegue Gibiino -. In un anno ogni italiano spende mediamente 28 euro in multe, soldi che i comuni, in ottemperanza all'articolo 208 del codice, dovrebbero destinare al 50 per cento per finalità connesse alla sicurezza stradale, cosa che oggi accade solo in minima parte. L'articolo 142 dispone altresì che le amministrazioni comunali debbano destinare integralmente a tale scopo le somme di loro competenza derivanti dalle sanzioni irrogate attraverso gli autovelox. L'Esecutivo sensibilizzi gli enti locali, la cui violazione della legge produce un danno enorme, in termine di vite umane, di feriti e di costi sociali, affinché la legge sia pienamente rispettata, evitando così che le sanzioni si rivelino esclusivamente una modalità dei comuni, ben poco virtuosa, per fare cassa".

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