Mozione 62-2017 sul Paese sudamericano. L'Ambasciata del Venezuela risponde al Comune di Roma

logo embajada italiano(ASI) Prensa. Embaveneit. La Missione Diplomatica de la Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha inviato una risposta al Comune di Roma in merito alla approvazione della Mozione 62-2017 sul Paese sudamericano.

La Missione Diplomatica, in particolare, sottolinea che "l’impatto della propaganda negativa, la parzialità dei grandi mezzi di comunicazione internazionali e la vergognosa posizione di alcuni gruppi di potere sulla situazione venezuelana, abbiano influito sulla posizione espressa nella mozione".

La Missione Diplomatica, inoltre, constata con rammarico che il dibattito politico in Italia "ignori le violenze e i crimini commessi in Venezuela da un settore violento dell’opposizione che si avvicina pericolosamente al terrorismo".

Preoccupa fortemente, altresì, "che il Consiglio Municipale non conosca le funzioni e la divisione dei cinque poteri costituzionali dello Stato venezuelano; che ignori il calendario elettorale con la futura elezione dei governatori, prevista per dicembre 2017, e del Presidente della Repubblica prevista per il 2018. Inoltre, non smette di sorprendere la velata intenzione di tacere gli sforzi del Governo venezuelano nei reiterati inviti al dialogo nazionale. Allo stesso modo, risulta preoccupante che il Consiglio Municipale non sia a conoscenza dell’invito del Santo Pontefice al dialogo; della condanna dell’UNICEF per l’uso di bambini nelle manifestazioni; così come l’attacco e l’incendio di ministeri, ospedali, asili, strutture pubbliche e depositi di farmaci e alimenti."

La Missione considera una grave omissione quella del Consiglio municipale di Roma che non ha riconosciuto come "una parte dell’opposizione sia ormai sequestrata dal settore violento, che a sua volta si sente protetto e rafforzato da dichiarazioni internazionali irresponsabili".

La Missione Diplomatica, infine, ha ricordato come la pace, il rispetto e la non ingerenza debbano essere i punti di riferimento imprescindibili per un prospero futuro di cooperazione tra i popoli.

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