CONSIP, M5S: "Padoan è in confusione totale. Letterina per salvare Lotti e niente relazione MEF su vitalizi"

(ASI) Roma - “Padoan è in confusione totale. Prima ha difeso Marroni e i vertici Consip ed ora, grazie alle probabili pressioni di Renzi per salvare il suo amico e braccio destro, Luca Lotti, lo ha scaricato ed ha costretto alle dimissioni il presidente Ferrara e la consigliera Ferrigno.

Il ministro, inoltre, ci deve spiegare perché si è sbrigato a scrivere una letterina e a fornire al Presidente del Senato la relazione tecnica del Mef sui vertici Consip, nel tentativo di evitare la votazione odierna e salvare il ministro Lotti, e perché, invece, non ha ancora fornito la relazione sul ddl Richetti, dimenticato in commissione alla Camera”. E quanto affermano in una nota i deputati M5S della commissione Affari costituzionali, che aggiungono: “Lo spieghi agli italiani Padoan che, quando occorre salvare la poltrona degli amici degli amici, dei potenti, in questo caso del braccio destro di Renzi, si è solleciti e proni e, invece, quando si tratta di tagliare i vitalizi ai parlamentari, odioso privilegio, non si fa nulla e ci si dimentica del proprio dovere”. “Governo e maggioranza si dovrebbero vergognare – concludono gli esponenti pentastellati - ma ci penseranno gli italiani a mandarli a casa, quando ci permetteranno di tornare a votare”.

 

 

VITALIZI, M5S: DEM AFFOSSANO LORO PDL, GOVERNO NON DA’ RELAZIONE MEF. RENZI BUGIARDO

(ASI) Roma  - Gli esponenti dem vogliono affossare la loro stessa pdl sui vitalizi. Infatti oggi, in commissione Bilancio, il governo non porterà la relazione tecnica richiesta al Mef sulla proposta Richetti. Nessuno ne sa più nulla, neanche la Ragioneria di Stato”. E’ quanto affermano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Bilancio, che aggiungono: “E’ chiaro che è un altro stratagemma per perdere tempo, come è chiaro il fatto che Renzi abbia mentito ancora, e che il Partito democratico non ha nessuna intenzione di approvare il taglio dei vitalizi prima della fine della legislatura. Non vogliono rinunciare al privilegio e prendono in giro gli italiani, facendo il gioco delle tre carte”. “Ormai sono stati smascherati, non hanno un briciolo di dignità, e non hanno nessuna intenzione di approvare un testo scritto dal loro stesso compagno di partito – concludono gli esponenti pentastellati - pur di accaparrarsi la pensione privilegiata, alla faccia di molti italiani che hanno grandi difficoltà economiche”.

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