Banca Etruria, De Bortoli sfida la Boschi: “Mi auguro che quello dell’ex ministro Boschi non sia solo un annuncio e che la querela ci sia”. Di Battista rincara la dose: "È una bugiarda cronica, ma è Gentiloni che ci deve deve mettere la faccia”

(ASI) Roma - Ferruccio De Bortoli torna a far parlare di se nella vicenda riguardante il suo ultimo libro “Poteri forti (o quasi)” edito da La nave di Teseo che affronta anche la vicenda Etruria e l’ex Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, attuale Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel libro si leggono alcune delle pressioni dell'ex ministro affinché Unicredit valutasse l'acquisto di Banca Etruria.

Ricostruzioni per le quali Maria Elena Boschi porterà l'ex direttore del Corriere della Sera in tribunale.
Proprio a Otto e Mezzo programma condotto da Lilli Gruber, De Bortoli ha attaccato Banca Etruria, il governo Renzi e la Boschi: "La Banca Etruria è una storia di massoneria", aggiungendo: "C'è chi dice che Mps sia stata rovinata dalla massoneria. E allora perché non fare chiarezza? Non è molto efficace la difesa di Maria Elena Boschi. Io spiegherei".
In merito, invece, al silenzio dell'ex amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha aggiunto: "Io penso che i banchieri abbiano l'obbligo di riservatezza. Poi c'è stato un comunicato da Unicredit che ha smentito pressioni ma ha detto che un dossier c'è stato e poi, come dovuto, è stato chiuso. Quindi Ghizzoni si è comportato bene". "Questo è un libro sui poteri forti quindi io sono andato a sentire i poteri forti. Molti appartengono al passato, altri ci sono anche ora".
“Io quello che sapevo l’ho scritto. E per carità, ho più di 160 processi sono abbastanza abituato a difendere quello che scrivo e quindi sono tranquillo”, queste le dichiarazioni di De Bortoli a Ilfattoquotidiano.it e aggiunge: “Mi auguro che quello dell’ex ministro Boschi non sia solo un annuncio e che la querela ci sia, usciamo dalle ipocrisie, è normale che il Governo si preoccupi di una banca in crisi, ma un conto è occuparsene, diverso sarebbe se fossero state esercitate delle pressioni”.
Dalla sottosegretaria Boschi arrivano dichiarazioni più diplomatiche in merito alla vicenda: “credo che la misura sia colma, quindi con molta tranquillità da qui in poi si occuperanno di questa questione i miei legali e saranno loro se necessario a fornire altri aggiornamenti”.
A rincarare la dose ci pensa Alessandro Di Battista deputato del Movimento 5 Stelle che durante una conferenza stampa convocata giovedì scorso alla Camera sul caso Banca Etruria, dichiara:
"È una bugiarda cronica, ma è Gentiloni che ci deve deve mettere la faccia, deve venire in aula, battere un colpo, non può fare il verginello immacolato che non dice nulla, deve parlare. Boschi è sottosegretario del suo governo; ci deve dire da che parte sta: da quella dei cittadini truffati, da quella di questo sistema familistico, dello Stato o da quella di questa arroganaza Boschi-renziana vergognosa... Ci deve dire se sta dalla parte del Paese tutto o di quel fazzoletto di terra che va da Laterina a Rignano sull'Arno, anche se sarebbe meglio chiamarlo Rignano sull'Arcore".
"Ditemi - ha aggiunto Di Battista - cosa sarebbe successo se fosse stato Berlusconi a fare ciò che hanno fatto questi ipocriti, traditori dei risparmi dei cittadini e della democrazia? Questi arroganti pubblici che più di Berlusconi utilizzano la cosa pubblica per il loro interesse personale? Non c'è nulla di peggiore che chiamare l'ad di una banca quotata in Borsa per dirgli: comprati la banca riconducibile alla mia famiglia".
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia

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