Legge  Elettorale. M5S: "Proposte PD? Una, Nessuna e centomila. prendono in giro Italiani"

elezioni ASI(ASI) Roma  - “Le proposte del Pd sulla legge elettorale? Una, nessuna e centomila, direbbe Pirandello. Stanno continuando a prendere in giro le istituzioni e gli italiani.
E’ indegno, infatti, che Renzi e i suoi accoliti continuino a proporre, ogni giorno, un sistema elettorale diverso e che lo facciano nei salotti televisivi o, piuttosto, in riunioni carbonare fuori dalle Camere, quando il luogo deputato è il Parlamento e, precisamente, la prima commissione Affari Costituzionali di Montecitorio”.

E’ quanto affermano in una nota congiunta i parlamentari M5S delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, che aggiungono: “La verità è che gli esponenti del Partito democratico, sempre più in confusione e frammentato da correnti e divisioni interne, stanno cercando di scrivere una legge contro il Movimento Cinque Stelle e, siccome non possono scrivere apertamente nella norma che il M5S non deve andare al Governo, cercano di architettare comunque un Anticinquestellum, e non la migliore legge che possa assicurare rappresentanza, governabilità e stabilità al Paese”.

“A dimostrazione di ciò, vi è il fatto che il Pd ha prima bloccato il Parlamento per mesi, in attesa del vincitore delle primarie – proseguono gli esponenti pentastellati - ed ora continua vergognosamente, incurante della grave paralisi istituzionale che ha e sta provocando, a tergiversare, facendo slittare ulteriormente la data per la presentazione del testo base, promessa per questa settimana”.

“La nostra proposta, il legalicum da applicare, con i dovuti correttivi, anche per l'elezione del Senato, giace in commissione dal 4 dicembre scorso - concludono i parlamentari del M5S - ed è per noi il punto iniziale per ogni discussione, ma nessuno dei democratici del partito di Renzi, finora, al di là delle chiacchiere da bar, l’ha voluta prendere seriamente in considerazione, facendo un passo verso la democrazia attraverso il ritorno immediato alle elezioni, delle quali evidentemente sono intimoriti. E tutto questo anche disattendendo i recenti moniti del Presidente Sergio Mattarella”.

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