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Immigrazione: l’Italia chiede pattugliamenti congiunti UE-Tunisia

(ASI) L’Italia preme sull’Unione Europea per l’avvio di pattugliamenti congiunti con la Tunisia. Intanto a Palazzo Chigi si è fatto il punto sulla situazione dei flussi migratori provenienti dal paese nordafricano, con il ‘nodo’ permessi temporanei, in attesa del bilaterale italo-francese del 26 aprile a Roma.

 

Il Ministro dell’Interno Maroni ha scritto una lettera alla Commissaria europea Malmstrom ed al collega ungherese Pinter (l'Ungheria è presidente di turno della UE), chiedendo che l’UE acceleri i negoziati con i paesi del Nord Africa e in particolare con la Tunisia, per stringere accordi operativi ed organizzare pattugliamenti congiunti in collaborazione con le autorità tunisine, applicando la convenzione ONU di Montego Bay, in base alla quale sarà possibile concludere le operazioni di ricerca e soccorso con il rimpatrio in territorio tunisino.

Il dibattito sviluppatosi in occasione dell'ultimo Consiglio Affari Interni UE a Lussemburgo, osserva Maroni, "ha messo in luce come la situazione di criticità esistente in Nord Africa richieda una mobilitazione dell'UE in termini concreti ponendo in essere una serie di misure urgenti". Tra le misure il Consiglio cita appunto il ricorso ai pattugliamenti congiunti: un dispositivo, secondo Maroni, che "permetterà, se attivato immediatamente, di coadiuvare la parte tunisina nell'attività di prevenzione di partenza degli immigrati dalle proprie coste e rappresenterà un deterrente anche per le organizzazioni criminali coinvolte nel traffico dei migranti".

La questione dei permessi di soggiorno temporanei è stata invece tra gli argomenti di discussione al ‘Gruppo di contatto’ riunitosi a Palazzo Chigi con il Premier Berlusconi ed i Ministri competenti. Il Presidente del Consiglio ha posto l'accento sulla posizione del Presidente della Commissione UE Barroso, che rafforza quella già enunciata dalla Commissaria Malmstrom sulla validità dei permessi rilasciati dall’Italia. Restano però da colmare le differenze di visione tra i Paesi europei. I riflettori in questo senso sono puntati sulla bilaterale italo-francese prevista il 26 aprile prossimo a Roma, a cui parteciperanno anche Berlusconi e Sarkozy.

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