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Pdl e Governo si stringono a Berlusconi

(ASI) Secondo il Pdl l'inchiesta esplosa intorno al presidente Berlusconi sarebbe solo l'ennesimo accanimento giudiziario basato su falsità.

 

Sono stati in tanti infatti gli esponenti del Popolo della libertà che in questi giorni, con le loro dichiarazioni, hanno fatto scudo alle tante accuse che sono volate contro il Premier.

Il primo fra tutti a parlare è stato il Ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa, che ha annunciato un piano di mobilitazione a sostegno del governo in Lombardia "alla quale- scrive lo stesso ministro- parteciparanno tanti esponenti del Pdl tra cui il sindaco Letizia Moratti, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, i sottosegretari Alfredo Mantica, Mario Mantovani, Laura Ravetto e Daniela Santanche’ ed infine il coordinatore regionale del Pdl Guido Podesta’ che ha affermato a riguardo: "ci saranno una serie di manifestazioni nelle strade e nelle piazze su sicurezza e immigrazione. Il caso Ruby non ha in nessun modo determinato le manifestazioni ma forse orienteranno l’intensita’, le motivazioni, la qualita’ e la quantita’ della partecipazione".

Letizia Moratti, sindaco di Milano, prende anche lei le difese del Presidente del Consiglio ed annuncia la sua partecipazione alla futura mobilitazione a sostegno del Cavaliere. "Esprimo il mio totale disappunto per la campagna diffamatoria contro il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi- dichiara il sindaco in un comunicato- Saro’ in piazza con il Pdl a sostegno del presidente Berlusconi e dell’azione di Governo. Sono costernata nel vedere riportare su un quotidiano di oggi una mia dichiarazione sulla prostituzione, rilasciata ieri pomeriggio a margine di un convegno dedicato alle donne, decontestualizzata, manipolata e strumentalizzata per fini politici, per attaccare il capo del Governo al quale esprimo la mia vicinanza e solidarieta’ personale e politica".

Franco Frattini, Ministro degli Esteri comparso oggi alla trasmissione Mattino 5, ha affermato: "L’nchiesta giudiziario-mediatica della Procura di Milano sul cosiddetto caso Ruby, si rivelera’ una grande montatura. L’inchiesta contro Silvio Berlusconi, accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, e’ un’offesa a persone la cui privacy e’ stata violata alle 6 del mattino come se si trattasse di persone colluse con la mafia". Frattini non vede un rischio elezioni all’orizzonte affermando: "Sarebbe un errore ammettere il principio che un magistrato che con un’indagine che si rivelera’ infondata possa determinare il tempo delle elezioni e sostituirsi alla scelta degli elettori".

Anche il senatore Lauro si è espresso con toni forti contro la magistratura : "Mentre presso la Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati si consuma l'ipocrita rito della riservatezza, nella consultazione della documentazione sul premier, inviata al Parlamento dalla Procura di Milano, leggiamo sui quotidiani nazionali, in una gara tra loro degna di miglior causa, i cosiddetti documenti-prova dello scandalo con stralci integrali di intercettazioni coperte da segreto istruttorio in ossequio alla libertà dell'informazione.Tutto ciò- continua il Senatore- in palese violazione dei principi di libertà e di rispetto della dignità della persona umana, garantiti dalla nostra Costituzione. Siamo così assuefatti a questo tipo di reati, sanciti dall'articolo 684 c.p., debolmente sanzionati e mai realmente perseguiti, e a questo degradante mercato di atti d'indagine, che nessuna autorità istituzionale, morale, indipendente o politica, nessun magistrato e nessun Solone della legalità, spesso moralista d'accatto, avverte l'obbligo o il bisogno di denunciare e di perseguire questo scempio della nostra democrazia, che sottende una dittatura mediatica strisciante e mette in pericolo la nostra convivenza civile, aprendo il varco a futuri insanabili conflitti. Questo è il vero scandalo, purtroppo secondato, per ragioni di avversione politica e di lobbismo internazionale, anche dalla stampa straniera, che si considera liberale e rispettosa dei diritti delle persone, solo quando tratta vicende domestiche".

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