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Ventricelli (PD): “Stop alle esercitazioni militari nel Parco dell'Alta Murgia”
(ASI) La giovane deputata democratica presenta un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente assieme ai deputati murgiani Cariello e D'Ambrosio (M5S)
“Fermiamo le esercitazioni militari nel Parco!”. É questo l’appello lanciato dai Parlamentari del territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia che, condividendo l’impulso proveniente dal Presidente Cesare Veronico e dando seguito all’impegno assunto qualche settimana fa in una riunione della Comunità del Parco, hanno depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro della Difesa Mario Mauro e dell’Ambiente Andrea Orlando.

Prima firmataria è l’On. Liliana Ventricelli che, insieme ai colleghi murgiani Francesco Cariello e Giuseppe D’Ambrosio (M5S), avverte l’esigenza di segnalare tale problematica ai Ministri competenti. Il tema è emerso con maggiore rilevanza alla luce dell’intensificazione delle esercitazioni in area-parco nel corso degli ultimi due mesi. Queste attività hanno un impatto ambientale deleterio per la zona, così come riportato da diversi studi scientifici: le esplosioni prodotte dalle simulazioni di guerra rilasciano nanoparticelle di metalli pesanti nell'aria e sul terreno. Nel Parco nazionale dell'Alta Murgia sono presenti poligoni militari estesi per circa il 30 per cento del territorio (15.000 ettari) e il loro utilizzo viene stabilito in sede di Comitato misto paritetico tra le autorità militari e i rappresentanti della Regione Puglia.
Nell’interrogazione si richiede l’urgenza di un piano di riordino delle attuali servitù militari al fine di ridurle, soprattutto nella nostra Regione che da troppi anni è oggetto di uno specifico interesse da parte del Ministero della Difesa per queste attività. Con tale procedura si potrà procedere ad un’intensa attività di bonifica.

“Rimarcando il rispetto per le Forze Armate, ritengo non più tollerabile l’attività militare nel Parco dell’Alta Murgia. L’incompatibilità tra esercitazioni e salvaguardia di una riserva naturale, va sanata prima possibile. Ne risentono turismo, protezione della fauna e della flora, salute pubblica. Questa interrogazione è il primo passo di un percorso che mi vedrà insieme a tutte le istituzioni e i rispettivi esponenti politici della Murgia schierati a difesa del nostro territorio.”

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