(ASI) "Niente soldi per lo spettacolo, misure ridicole e umilianti per gli incentivi a chi investe su questi settori.

Il governo in un colpo solo ha cancellato gli impegni di reintegrare il Fus e ha reso del tutto incerto il futuro: è un misto di indifferenza e di vera e propria volontà di demolizione sintetizzato bene nella irridente battuta di Tremonti persuaso che "con la cultura non si mangia".

Sono convinto esattamente del contrario: la cultura, lo spettacolo sono tratti essenziali del nostro paese e investire qui è una necessità non un lusso. Mi schiero al fianco del mondo dello spettacolo che in maniera unanime è impegnato contro i tagli, per far vivere un settore vitale e moderno, contro la cecità e la protervia di un governo che viola i suoi stessi impegni, che ragiona solo in termini di tagli, senza alcuna prospettiva".