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Continua la confusione in arlamento: dopo PDN possibili nuove coalizioni

(ASI) Continua la confusione in parlamento dopo la riconferma di Berlusconi.

  Ieri la mozione di sfiducia contro il ministro dei Beni Culturali, Bondi, è stata rinviata a gennaio, ma il PD non sembra allentare la presa, ne tanto meno l'On Bocchino del Fli, che non sembra cedere dopo la battaglia indetta da Bondi che lo accusava di aver proposto la sua sfiducia in quanto l'esponente del Fli avrebbe avuto la pretesa di ottenre finanziamenti dal ministero per la società cinematrografica della moglie.

Intanto nuovi schieramenti prendono vita.

Oggi si apprende che i Pdl di Berlusconi sia riuscito a portare alle sue file altri 8 deputati per rinfoltire la sua maggioranza e oggi a Bruxelles, dove il Premier è impegnato ad incontrare i giovani del PPE ha riferito:"«Ho passato la notte a fare incontri e altri otto sono pronti a passare con me, sono tranquillissimo per il futuro del Paese e altrettanto sicuro di poter disporre di una maggioranza forte per continuare a governare".

La creazione di un terzo polo (PDN) fa storcere il naso al PDL che vorrebbe strappare da Fini l'Udc di Casini. Intanto Gianfranco Fini da Firenze fa sapere:"Da Fli può uscire qualche deputato, Silvio Berlusconi è un grande seduttore, la carne è debole. Ma ogni volta che esce qualcuno, si avvicinano migliaia d'italiani, che chiedono di respirare un po' d'aria pulita, che chiedono d'impegnarsi in politica con passione civile nessuno potrà cacciare Fli dal centrodestra. Occorre-continua il presidente della Camera-" il coraggio civile di assumersi una responsabilità e dire che non è sufficiente continuare a governare con una maggioranza risicata di qualche voto, magari cercando di acquisire spontaneamente qualche parlamentare in più. Serve una nuova fase perché siamo in presenza di una promessa non mantenuta, di un fallimento». A rilanciare il Pdn è lo stesso Rutelli che alla trasmissione di Belpietro afferma che nonostante le molte differenze che intercorrono tra i rappresentatni del nuovo movimento sono pronti a sostenersi a vicenda per portare proposte efficaci per il Paese. 'Il fatto che personalita' e forze politiche che hanno avuto un passato diverso si incontrino e pensino al bene dell'Italia e' molto positivo"- ha affermato Rutelli-''Affrontare i problemi sara' la priorita' del nostro lavoro perche' e' importante pensare all'avvenire degli italiani. Non faccio polemica sul fatto che andiamo piu' d'accordo io, Casini e Fini che non Berlusconi con i dipietristi che ha raccolto per fare la maggioranza -continua- ma penso che siamo pronti a sostenere proposte giuste per il bene del paese. Sottolineare le divergenze fa male all'Italia''

Nonostante ciò, non sembra troppo piacere alla Chiesa il fidanzamento Fli-Udc viste le note posizione laiche del Presidente FIni. Casini ha cosi commentato le parole dell'Avvenire che palesava le sue perplessità circa la nuova formazione sottolineando l'inutilità di un terzo polo senza poi azioni convincenti che diano la possibilità di una prospettiva diversa:"L'Avvenire, per un credente,"-affera Casini-"deve essere letto sempre con attenzione e considerazione». Anche Bagnasco sembra essere della stessa opinione:" «C'è bisogno di aperture e di dialogo, e questo vale anche per la politica».

Possibili cambi di formazione anche per le file del PD, Di Pietro chiede una alleanza con Bersani che invece non sembra troppo favorevole alla proposta.

"Il Pd fa come l'asino di Buridano che, non sapendo scegliere tra il mucchio di fieno a destra e quello a sinistra, alla fine muore di fame"-afferma il leader di Italia dei Valori, Di Pietro- "Si decida, è inutile che ci giriamo intorno. Il matrimonio è pronto, sposiamoci entro Natale. Tanto alla fine saremo noi tre: i Democratici, noi di Italia dei valori e Vendola". Enrico Letta in risposta alla proposta ell'IDVha affermato: «Non c’è nessun matrimonio in vista perché non c’è stato nessun fidanzamento. La provocazione di Di Pietro sembra fatta più per destabilizzare che per costruire ed è basata su elementi della fantasia e non della realtà»

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