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   Italia, Marcegaglia, crescita in ribasso. Riforme strutturali per rilanciare l’economia. La Cigl chiede maggiori tutele sociali per i lavoratori

(ASI) – Italia –La  Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, commentando i dati del Centro Studi di viale Astronomia ha affermato.

  
“ L’Italia continua a crescere troppo poco. Abbiamo rivisto al ribasso la crescita del 2010 da 1,2% a 1% e del 2011 da 1,3% a 1,1%. Purtroppo si conferma una crescita troppo bassa per il nostro Paese: siamo sotto non solo alla Germania che cresce del 3,4% ma siamo sotto la media europea all’1,5 all’17 questo è un problema serio”.  Ha poi proseguito indicando la causa :“ il tasso di disoccupazione che rimane alto,  un problema per le imprese che hanno un difficoltà di competitività e di redditività’”. Infine la leader di Confindustria ha indicato le soluzioni “il Paese deve ritornare a crescere: ci vuole una grande concentrazione su questo. Negli ultimi quindici anni non sono state fatte le riforme per dare spazio al mercato. Serve investire in ricerca, scuola, infrastrutture tutte queste cose bisogna farle velocemente altrimenti il Paese rimarrà troppo indietro nella crescita e questo è il vero male per il paese che viene da lontano. conclude la Marcegaglia, “per gli industriali e il Paese è importante la crescita, per superare la crisi, occorre che, dopo la fase del rigore nei conti pubblici, si torni a lavorare insieme per la crescita. Infatti dobbiamo tornare a crescere, dobbiamo crescere almeno del 2%”.
Anche il Segretario Confederale della CGIL Fulvio Fammoni riconosce la realtà terrificante dei dati e specifica: “La realtà del paese è questa nonostante la propaganda e prevedere che solo attorno al 2015 si tornerà a dati 'pre-crisi' prefigura un periodo lunghissimo di economia stagnante che avrà scarse ripercussioni positive sull’occupazione. servono dunque interventi straordinari per incentivare lo sviluppo e le tutele che questo governo non è in grado di garantire. Tutele che a questo punto divengano un’assoluta priorità dell’attività parlamentare e di tutte le forze politiche per dare una risposta concreta ai lavoratori e al paese ".

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