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Fiducia al Governo: bagarre in Parlamento tra elogi e critiche

(ASI) Grandi polemiche per i risultati di ieri alla Camera per il voto di fiducia al Governo che ha visto il Premier Berlusconi vincente con uno scarto di soli tre voti e per la presunta compravendita di deputati.

 

Dal PD l'On. Bindi, presidente dell'Assemblea Nazionale del Pd, con un comunicato ha commentato gli accadimenti affermando:" “Berlusconi esce da voto come un’anatra azzoppata. Ed è pura fantasia immaginare che possa allargare la sua maggioranza. Ha raschiato il fondo del barile e non ci sono possibilità di allargare la maggioranza. Il Pd, - prosegue la Bindi – che sabato ha manifestato a Roma con tutti i suoi dirigenti con centinaia di migliaia di cittadini, è unito e più che mai determinato a condurre con forza la propria battaglia per costruire l’alternativa ad un governo senza credibilità e senza idee buone per il Paese. E a Berlusconi consiglio di non puntare le sue carte su i democratici che vengono dalla storia della sinistra Dc, che ha sempre condotto prima contro Craxi e poi contro tutti i governi Berlusconi, una coerente battaglia contro ogni forma di populismo e di decisionismo. E oggi più che mai, chi si riconosce nella storia dei cattolici democratici e del popolarismo democristiano, farà argine contro chi – conclude la Bindi – vuole precipitare il paese verso il voto e nuovi strappi alla Costituzione.”

Il leader dell'IDV Antonio Di Pietro, riferendosi ai voti favorevoli dati al governo da Razzi e Scilipoti, due dei suoi deputati, ha commentato l'accaduto dichiarando in un'intervista al Corriere della sera :" "Sento in me la responsabilità politica di due onorevoli che hanno tradito il partito. Ma sono convinto che qualcosa di traumatico e dirompente sia successo. Perchè tagliassero il cordone ombelicale con noi devono avergli fatto vedere la luna nel pozzo. Sono stati eletti con i voti dell'Idv e per oltre dieci anni sono stati più antiberlusconiani di me. Sono persone - insiste Di Pietro - prive di strumenti culturali e hanno subito una subornazione da parte di potenti, di Silvio Berlusconi, che ho denunciato come mandante piduista che ha organizzato la compravendita"

Gianfranco Fini, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e leader del Fli ha espresso a riguardo:"Non è stata una vittoria giocata sul piano politico, rompere la destra significa rimettere in gioco la peggiore sinistra d'Europa" mentre il deputato Carmelo Briguglio, capo della segreteria politica di Fli ha dichiarato:" “Tre voti tre, questa è la maggioranza di cui dispone Berlusconi alla Camera, il governo è numericamente vivo ma politicamente morto. Questo è il governicchio che rappresenterà l’Italia all’Ecofin del 16 dicembre”

Dall' Udc, Casini invece ha espresso le sue perplessità ai colleghi del Fli affermando:" Correte il rischio di diventare subalterni alla sinistra, e infatti vi siete meritati le lodi di Di Pietro. Mutuate il linguaggio da Repubblica e Fatto Quotidiano: è una rottura"- e ha continuato riferendosi al presidente Berlusconi-"Per dar vita a un governo di responsabilita' piu' ampio abbiamo chiesto a Berlusconi di dimettersi prima o dopo il voto alla Camera. Ha ritenuto di non ascoltare il nostro consiglio. Peraltro ha ottenuto la fiducia che voleva per tre voti e ora ha solo il dovere di governare. Se non sara' in grado di farlo si e' lasciata aperta solo una strada: costringere irresponsabilmente il Paese alle elezioni."

Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord ha dichiarato invece in un comunicato:" Il Governo incassa la fiducia. Il Senato prima, dove l'esito del voto era ampiamente previsto, e la Camera poi, dove la mozione si sfiducia è stata bocciata solo per tre voti, confermano il loro sì all'Esecutivo. Al Senato, abbiamo ottenuto una maggioranza schiacciante; il che dimostra che non sono possibili governi tecnici o ribaltoni, come quelli che avrebbero voluto Fini e il centrosinistra".

Intanto il Premier, dopo essere uscito tra gli applausi da Montecitorio ha fatto sapere che è sempre stato sereno e fiducioso a riguardo mentre il Ministro degli Esteri Frattini, lasciando una dichiarazione al Tg1, ha fatto sapere:" La fiducia incassata dal governo rappresenta anche una "sconfitta di Bocchino" che oggi con il suo intervento in Aula alla Camera dai toni "dipietristi" ha indotto "ad una riflessione supplementare alcuni esponenti di Fli che non hanno votato o hanno votato contro la sfiducia".


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