Qualificare ed investire sulla presenza universitaria nella città di Terni - afferma il senatore Democratico - è una scommessa che non possiamo perdere come intero sistema regionale. Il tema di Terni non riguarda una semplice esigenza di decentramento, ma rappresenta una scelta strategica per lo sviluppo dell’Umbria. In quest’ottica non sarà secondario il ruolo di chi rappresenta l’Umbria e Terni in Parlamento. Per questo mi metto a disposizione per intraprendere tutte le iniziative possibili, in sinergia con le istituzioni, il polo ternano, gli studenti e i ricercatori che vi operano, per un’azione urgente verso il nuovo Governo che speriamo possa nascere in tempi brevi.
Non si tratta di ‘salvare il salvabile’ o l’università ‘sotto casa’, ma di alzare la posta, valorizzando dieci anni di relazioni costruite tra realtà produttive e gruppi di ricerca, per sedimentare l’eccellenza legandola alle vocazioni della nostra area. Da ingegneria e medicina, veri motori della ricerca, fino alla nascita di un polo socio-economico in cui possano convergere i corsi di scienze politiche ed economica. Servono investimenti logistici e sulla didattica e il territorio è pronto a fare la sua parte”.
Redazione Agenzia Stampa Italia