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 Strage di Via dei Georgofili: Il Pd chiede chiarezza, il  Consiglio dei Ministri precisa
(ASI) Le Stragi '93 hanno apertto una profonda ferita nel nostro Paese e i partiti pretendono di fare chiarezza su quelle tristi vicende.

Con l'intervento nell'aula del Senato, Silvia Della Monica, Il gruppo del Pd chiede al Ministro della Giustizia Angelino Alfano di venire al piu' presto nell'aula di Palazzo Madama a riferire sulla mancata costituzione di parte civile nel processo iniziato a Firenze che riguarda le stragi mafiose del '93 avvenute a Firenze, Roma e Milano".

"Diversamente - conclude la senatrice del Pd - le mozioni e gli ordini del giorno approvati all'unanimità per il contrasto alle mafie sono per il governo e la sua maggioranza solo degli slogan vuoti".

In merito al procedimento penale pendente avanti alla Corte d’Assise di Firenze per la strage di Via dei Georgofili, la Presidenza del Consiglio dei Ministri dichiara: "Corre l’obbligo di precisare che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri dell’interno e dell’istruzione si sono già costituiti parti civili nel procedimento penale contro Leoluca Bagarella ed altri fin dal 1996. Tale costituzione non è stata mai revocata. Per quanto riguarda il procedimento aperto in data 23 novembre 2010, si è immediatamente proceduto ad autorizzare la costituzione di parte civile contro l’unico, ulteriore imputato, non appena è giunta – in ritardo – notizia del processo.
Il metodo seguito per notificare il procedimento alla pubblica amministrazione, per pubblici annunzi (art. 155 c.p.p.) non sembra, peraltro, rispettoso della qualità di parti civili, già costituite per gli stessi fatti, rivestita in passato dallo Stato e - in particolare - dalla Presidenza del Consiglio e dai citati Ministeri. In quanto, tenendo conto che lo stesso articolo 155 del codice di rito penale prevede espressamente che l’autorità giudiziaria designa “quando occorre, i destinatari nei cui confronti la notificazione deve essere eseguita nelle forme ordinarie”. In più, dovrebbe essere dovere della stessa Autorità Giudiziaria portare l’atto a conoscenza degli interessati, tra i quali certamente vi è chi ha già tangibilmente manifestato tale interesse.
Per sanare la situazione processuale sono state richieste le necessarie iniziative per il tramite dell’Avvocatura dello Stato.

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