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Italiani all’estero: Frattini, il vostro successo incoraggia contro la crisi

(ASI) Sono venuti da 28 Paesi gli 80 "protagonisti italiani nel mondo", chiamati oggi e domani a Villa Manin di Passariano (Udine) dal MAE per trovare nuove vie alla promozione internazionale dell'Italia. Ai partecipanti ha inviato un saluto il Ministro Franco Frattini - impegnato nella visita di Stato in Cina - il quale ha sottolineato che la presenza degli emigranti di successo "è per noi un incoraggiamento a superare le difficoltà che la crisi globale ha imposto a tutti noi. E' il segno di un'Italia vincente che continua, e per la quale - ha aggiunto - noi dobbiamo fare di più".

"Questi due giorni - ha spiegato Frattini - serviranno al Ministero e al sistema Italia per avere da voi una testimonianza diretta della vostra esperienza della nostra presenza all'estero, dell'immagine del Paese, di quanto si faccia o non si faccia per corrispondere alle vostre aspettative e per rendere efficace e organica l'azione del sistema Italia".

La Conferenza dei protagonisti italiani all'estero è il primo evento sperimentale della riforma del MAE, "che all'esigenza di fare sistema intende prioritariamente rispondere", ha sottolineato il Ministro, spiegando che i lavori saranno destinati "all'ascolto e impegneranno funzionari e collaboratori a raccogliere le vostre indicazioni preziose. Saranno anche giorni dedicati a presentare e rappresentare la nostra azione, a cominciare - conclude il messaggio - dalla riforma del Ministero".

L'incontro è stato aperto dal Sottosegretario Alfredo Mantica e dal Presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. L'Italia "non è una potenza economica ma sicuramente la più grande potenza culturale al mondo. Occorre capire se giova ancora usare questa ricchezza portandola in giro nel mondo o dare una nuova immagine", ha detto Mantica, spiegando che a Udine "saranno uniti i due grandi filoni dell'emigrazione, per rappresentare la parte migliore dell'Italia nel mondo".

"Ci sono due storie - ha detto - quella classica dell'emigrazione per necessità, che a volte si tenta di dimenticare; e quella in 'business class' alla ricerca di opportunità. Abbiamo cercato di raccogliere questi

due grandi filoni della storia italiana nel mondo, soprattutto quella giovane e vincente".

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