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Conferenza Ambasciatori: Terzi, l'Italia nell'UE per il rilancio - Monti, impegno a "valorizzare" la missione diplomatica

(ASI) “Noi siamo consapevoli che solo dall’Europa potrà partire il rilancio dell’Italia, ma anche che solo con l’Italia potrà aversi un rilancio della dimensione europea. Il nostro Paese deve quindi giocare un ruolo di prima linea nel difendere il Continente da ogni deriva verso la “rinazionalizzazione” delle politiche’’.


Un comunicato del Ministero degli Esteri riporta quanto dichiarato dal Ministro Giulio Terzi nel suo intervento di apertura dei lavori dell’Ottava Conferenza degli Ambasciatori che si è svolto alla Farnesina, alla presenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti, il quale ha ricordato gli impegni del governo in sintonia con l’Europa nonché la funzione ed il ruolo essenziale della diplomazia che anche in questo momento di crisi economica rappresenta una risorsa per il Paese per porterla superare. "Vi ho ascoltato come premier ma anche come ministro dell'Economia" ha detto il premier agli ambasciatori sottolineando il proprio impegno nel "valorizzare la missione" della rete diplomatica.Terzi, dopo il saluto del Segretario Generale, Giampiero Massolo che ha ricordato il ruolo della diplomazia nella strategia della politica estera del Paese, ha sottolineato che “si sta consolidando un quadro nel quale al nostro Paese viene riconosciuto a Bruxelles un ruolo diverso e più influente sugli affari europei; si accrescono le aspettative verso ciò che l’Italia può offrire, nel contribuire alla sicurezza, allo sviluppo, alla promozione e al sostegno delle istituzioni democratiche e della dignità della persona anche nei più lontani angoli del Pianeta”. Dopo aver ricordato le linee fondamentali della politica estera dell’Italia italiana “in chiave europea, atlantica, mediterranea e globale” ispirate ad una “sostanziale continuità, con nuove intonazioni adattate ai contesti in costante evoluzione, soprattutto quelli che caratterizzano la sponda sud del Mediterraneo”, il Ministro ha sostenuto che la Farnesina “rappresenta un elemento centrale per la crescita economica del Paese e deve ancor più sostenere tale onerosa responsabilità nella sua azione futura. Lo può e lo deve fare ha aggiunto - cogliendo i punti di forza nel processo di internazionalizzazione della nostra economia, valorizzando il collegamento tra impresa e cultura, il tessuto delle piccole e medie imprese con maggiore propensione all’export e alle partnership internazionali, i crinali di attrazione per l’investimento estero e – aspetto di estrema importanza – la vasta, qualificata e appassionata presenza dei nostri concittadini, di comunità di origine italiana, nel mondo’’.Venerdì la seconda ed ultima giornata dei lavori della Conferenza che sarà conclusa dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. 

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