Usa, Trump firma legge a favore dei manifestanti di Hong Kong ma la Cina non ci sta

TRUMP ASI copy copy copy(ASI) - Donald Trump ha firmato la legge votata dal Congresso la scorsa settimana a sostegno dei manifestanti di Hong Kong. Queste le sue dichiarazioni: “Oggi ho ratificato la legge 1838 ‘Hong Kong Human Rights and Democracy Act of 2019'.

L'atto riafferma e aggiorna l'United States-Hong Kong Policy Act del 1992, stabilisce le politiche americane verso Hong Kong, e valuta lo sviluppo delle politiche in Hong Kong. Alcune disposizioni dell'Atto potrebbero interferire con la politica estera degli Stati Uniti. La mia amministrazione tratterà queste disposizioni seguendo le prerogative costituzionali del presidente riguardo alla politica estera”.

La legge autorizza il governo americano a produrre un report annuale per valutare il rispetto dell'autonomia della città stato da parte di Pechino, territorio semi-autonomo dal 1997 e prevede la possibilità di decidere sanzioni per istituzioni e individui che violano le libertà garantite dalla mini-costituzione di Hong Kong. Pechino aveva subito detto di no al provvedimento. Trump, oltre all'atto sui diritti umani di Hong Kong, ha firmato anche un altro provvedimento che vieta la vendita di dispositivi anti sommossa alla polizia di Hong Kong, come gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Di tutta risposta la Cina ha comunicato, con una nota del ministero degli Esteri, che il paese si oppone al provvedimento americano firmato dal presidente americano: “Hong Kong è parte della Cina. I residenti di Hong Kong possono godere di un livello di democrazia senza precedenti”, accusando inoltre gli Stati Uniti di avere strane intenzioni sulla vicenda. Ha inoltre aggiunto: “Gli Stati Uniti hanno creato una falsa realtà, confondendo giusto e sbagliato, sostenendo pubblicamente dei pazzi e violenti criminali che compiono atti di vandalismo, violenze contro cittadini innocenti e disturbano la pace della città”.

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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