Messico: presidente AMLO chiude a dialogo tra governo e gruppi criminali. No secco e deciso al dialogo con le bande criminali che operano in Messico.

Reunión con el Presidente Electo Andrés Manuel López Obrador 8 cropped(ASI) Questa la decisione del presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador (AMLO), che ha precisato che i meccanismi per pacificare il paese saranno incorporati nel piano di sviluppo nazionale poiché non è intenzione del suo governo “condurre negoziati con i criminali o promuovere l’autodifesa”.

 

Nel corso di una conferenza stampa ha sottolineato: “Non vi è e non vi sarà alcun dialogo con i membri delle bande della criminalità organizzata; non terremo quell’approccio ma nel piano di sviluppo stiamo proponendo di cercare meccanismi per raggiungere la pace nel paese, ma è un processo che non è ancora iniziato”.

La dichiarazione del primo mandatario sono giunte dopo che il segretario degli interni, Olga Sánchez Cordero, aveva affermato di avere avviato un dialogo con i gruppi armati interessati a deporre le armi aggiungendo che si trattava di gruppi di autodifesa. Da parte sua, l'esecutivo ha ribadito il suo rifiuto della questione, sostenendo di ritenere che la sicurezza dei cittadini sia una facoltà del governo.

“Non promuoveremo - ha aggiunto il presidente - nulla che possa significare autodifesa, ciò che i governi del passato hanno commesso è stato sbagliato perché la sicurezza doveva essere garantita dallo Stato”.

Il capo dello Stato ha anche ricordato che il suo governo ha promosso la campagna contro le dipendenze, che cerca la partecipazione della società civile, nonché lo spiegamento e il consolidamento della Guardia Nazionale, “un’azione che presto darà buoni risultati”.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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