ASI) Aumenta la tensione in Venezuela. Il leader dell’opposizione, autoproclamato presidente con l’aiuto americano e di altre 52 nazioni, rischia l’arresto.

L’Assemblea costituente, che è controllata dai sostenitori dell’attuale capo di stato Nicolas Maduro, ha revocato infatti l’immunità parlamentare a Jhuan Guaidò per aver violato il divieto di lasciare il paese. Russia e Cina continuano, intanto, a schierarsi col vincitore, ancora in carica, dell’ultimo appuntamento alle urne. Mosca ha mandato, lo scorso 24 marzo, 100 soldati in loco a protezione del governo di Caracas. La mossa non è piaciuta a Donald Trump, che ha domandato a Vladimir Putin di ritirare i proprio uomini, ottenendo però una risposta negativa. Pechino ha smentito, nel frattempo questa mattina, la notizia dell’ invio di 120 militari nella zona di crisi.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia