ALBA condanna ingerenze Usa sul Nicaragua

alba2018(ASI) L’ALBA, l’Alleanza Bolivariana per le Americhe ha condannato le ingerenze del governo Usa negli affari interni del Nicaragua e le sanzioni varate nei giorni scorsi.

In un comunicato ufficiale il gruppo ha denunciato l’illegalità delle misure coercitive applicate da Washington con la cosiddetta Legga Nica, Nicaraguan Investment Conditionality Act, sugli investimenti nel paese centroamericano.

Il gruppo che riunisce una decina di paesi della regione ha anche ribadito la “più ferma condanna della violazione delle più elementari delle norme di diritto internazionale e della Carta delle Nazioni unite.

“La legge Nica – si legge nel documento - non è solo un'aggressione contro il Nicaragua, questa legge costituisce un nuovo insulto all'indipendenza e alla sovranità dei nostri popoli dell'America Latina e dei Caraibi e rappresenta una chiara prova della politica del governo degli Stati Uniti nei confronti della nostra regione”.

La norma, firmata giovedì scorso dal presidente statunitense Donald Trump, prevede il blocco dei prestiti da parte delle istituzioni finanziarie internazionali al governo di Managua e impone tutta una serie di sanzioni economiche.

L’iter della legge contro il Nicaragua è stato avviato nel settembre 2016; il 27 luglio 2017, il Comitato per le relazioni estere della Camera ha approvato la proposta di legge presentata dai rappresentanti repubblicani, che è stata poi inviata al Senato, che ha aggiunto alcuni emendamenti e l'ha approvata il 27 novembre dello stesso anno. Mentre la plenaria del Congresso ha approvato la legge lo scorso 18 dicembre.

Il governo di Managua ha subito criticato la legge che, come sottolineato dal presidente Daniel Ortega, rappresenta “la continuità storica delle interferenze imperialiste degli Usa in Nicaragua”.

Con questa legge gli Usa possono ora porre in veto nelle grandi organizzazioni internazionali nell’elargizione di prestiti al Nicaragua, mettendo così a rischi non solo la realizzazione delle opere pubbliche ma anche tutte le politiche sociali del paese.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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