Medioriente: di nuovo alta tensione, poi l’ennesimo cessate il fuoco

(ASI) La tensione continua a essere molto alta in Medioriente. Hamas ha annunciato l’ennesimo stop alle ostilità con Israele, il nemico di sempre, grazie alla mediazione dell’Egitto che si è aggiunta a quella dell’Onu.

“E’ stato raggiunto un accordo per tornare alla precedente situazione di cessate il fuoco tra l'occupazione e le fazioni palestinesi", ha scritto su Twitter il portavoce dell’organizzazione con sede a Gaza, Fawzi Barhoum. La situazione è precipitata ieri perché alcuni cecchini appostati, in un gruppo di dimostranti, hanno teso un'imboscata ad una pattuglia di Tel Aviv che si trovava al confine con la Striscia. Secondo la ricostruzione effettuata da fonti locali, un soldato è stato colpito in modo grave e ha perso la vita poco dopo essere stato soccorso. L’esercito dello Stato ebraico ha confermato il tragico epilogo dell’azione ostile. La reazione della controparte non si è lasciata attendere: 4 palestinesi, di cui 3 miliziani di Hamas, sono rimasti uccisi e altri 120 feriti. L’emissario delle Nazioni Unite, Nickolay Mladenov, ha invitato alla calma: "Tutti a Gaza facciano un passo indietro, prima di cadere nel baratro. Non fra una settimana, non domani, subito. Quanti vogliono innescare una nuova guerra fra palestinesi e israeliani non devono riuscire nel loro intento", ha concluso il diplomatico.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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