Siria, Russia: “Israele non crei pericoli per nostri soldati e quelli di Damasco”. Erdogan: “Abbattuto elicottero turco, reagiremo”

(ASI) Aumenta di ora in ora la tensione in Siria dopo l’attacco israeliano di questa mattina. Durissima la condanna di Mosca: “E’ assolutamente inaccettabile creare minacce alle vite e alla sicurezza dei soldati russi” presenti nel paese “su invito del governo legale per aiutare nella lotta contro il terrorismo”, ha tuonato il ministero della Difesa.

Ha ribadito così l’alleanza di ferro, che prosegue dal 1971, con Damasco che è forte al pari di quella  tra Washington e Tel Aviv. “Chiediamo a tutte le parti coinvolte moderazione – ha aggiunto la nota del dicastero di Vladimir Putin - e di evitare qualunque azione che possa aggravare la situazione”. Ha messo quindi in evidenza la necessità di “rispettare la sovranità e l'integrità territoriale” di tutti paesi della regione.

E’ stata molto forte la presa di posizione anche di Teheran che sostiene, insieme al Cremlino e a Pechino, il rais Bashar al – Assad. La repubblica islamica "crede che la Siria abbia il diritto a una legittima autodifesa”. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri, Bahram Ghasemi. Per coprire i loro crimini nella regione - ha aggiunto - le autorità israeliane stanno ricorrendo a bugie contro gli altri paesi".

La crisi rischia di complicarsi però anche a causa dell’operazione turca, in corso da giorni contro i curdi, ad Afrin. Il presidente Erdogan ha detto, oggi in televisione, che è stato abbattuto un elicottero militare, minacciando una risposta molto dura. Secondo l’agenzia di stampa Anadolu, l'incidente è avvenuto nella provincia meridionale di Hatay, ma non si conosce al momento da chi è stato provocato.

Ci sono reazioni, alla nuova escalation di violenza in Medioriente, anche in Italia: il vicepresidente della commissione Esteri della camera, Erasmo Palazzotto, ha dichiarato che sarebbe opportuna una riunione urgente del consiglio di sicurezza dell’Onu al fine di provare a fermare le ostilità.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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