Mercedes Bresso: "Un'Europa più forte per un'Italia più forte"

bresso copy(ASI) "Il nostro Paese per l'Unione europea non è uno Stato qualunque. Noi abbiamo fondato l'Ue ed è per questo che dobbiamo essere anche tra i fondatori degli Stati Uniti d'Europa. Chi si scandalizza che Bruxelles lanci un allarme per le elezioni del 4 marzo dimostra di non essere in grado di comprendere l'importanza di avere un governo solido che sappia affrontare i passaggi imminenti che dovranno portare a una zona euro forte e che sappia competere con le altre potenze internazionali.

A ribadire l'importanza della nascita degli Stati Uniti d'Europa è stato lo stesso Matteo Renzi lo scorso 13 gennaio al Lingotto di Torino. Il segretario del Pd durante l'assemblea nazionale degli amministratori locali ha voluto mettere al centro del suo discorso le tematiche europee. Non è un caso se uno degli appuntamenti principali prima dell'inizio di questa campagna elettorale, il 20 gennaio a Milano, sarà proprio un confronto su quale dovrà essere il percorso che ci dovrà portare a un'Europa federale.

Chi mi segue lo sa, io sono una convinta federalista e credo di essere stata la prima a lanciare la sfida degli Stati Uniti d'Europa nel dibattito che si è aperto sul libro bianco della Commissione sul futuro dell'Europa. Era il novembre del 2016, Donald Trump era appena diventato presidente degli Stati Uniti d'America e la Gran Bretagna iniziava il suo percorso per uscire dall'Ue; non avevamo alcuna alternativa se non immaginare un nuovo percorso che fosse in grado di dare nuova vita al progetto europeo.

A poco più di un anno di distanza possiamo dire che l'Europa sembra più forte. I populismi sono stati arginati e chi aizzava i cittadini minacciando di voler uscire dall'Unione ha smesso di "blaterare" perché ha capito il rischio che si corre. Ma non solo, perché importanti passi avanti sono stati fatti anche dal punto di vista formale.

Nel suo discorso sullo Stato dell'Unione il presidente Juncker ha tracciato una roadmap per un'Europa più unita, più forte e più democratica aprendo al dibattito su come rilanciare il processo di integrazione politica del nostro continente. Tutto questo partendo dalle opportunità offerte dal Trattato di Lisbona come per la cooperazione rafforzata nella difesa che è stata avviata l'11 dicembre scorso su richiesta di ben 25 Stati membri.

Stiamo aprendo un dibattito e lo stiamo facendo nel momento più pericoloso per un partito, prima dell'inizio della campagna elettorale. Lo stiamo facendo adesso però perché è importante metterci la faccia e dimostrare serietà e convinzione su questi temi. Vogliamo discutere però con i cittadini, dando loro la possibilità di dire la propria. Un anno, da adesso fino alla fine del 2018, per confrontarci sull'Europa che vogliamo. Dall'appuntamento di domani, sabato 20 gennaio, a Milano ci aspettiamo il posizionamento del Partito Democratico sul futuro dell'Unione".

Lo dichiara in una nota Mercedes Bresso, deputata al Parlamento europeo per il gruppo S&D

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