Difesa, prosegue esercitazione Trident Javelin

simbolonato(ASI) Prosegue a pieno regime l'esercitazione "Trident Javelin 2017", che vede impegnati i comandi Nato operanti in Europa. Scopo dello stage, che terminerà il prossimo 17 novembre, testarne e migliorarne le componenti di comando e controllo in caso di attivazione di operazioni difensive. La prova conclusiva la simulazione di un'operazione congiunta, in risposta a un'aggressione nei confronti di un paese membro dell'Alleanza.                                                                   

In questi giorni saranno simulate le sfide più impegnative che l'Alleanza potrebbe trovarsi ad affrontare nell'ambito della sicurezza, comprese le minacce cyber e quelle ibride/terroristiche. Sono impegnati nell'esercitazione il Supreme Headquarters Allied Powers Europe (Shape) in Belgio a livello strategico, il Joint Force Comand (Jfc) di Brunssum nei Paesi Bassi, comandato dal generale italiano Salvatore Farina, a livello operativo e altre sedi a livello tattico. Tra queste ultime il Nato Land Command (Landcom), il Comando delle componenti terrestri, con sede a Izmir, in Turchia, che è schierato a Stavanger in Norvegia; il Nato Maritime Command (Marcom), Comando delle Forze marittime, a Northwood, nel Regno Unito; il Nato Air Command (Aircom), Comando delle Forze Aeree, con sede a Ramstein in Germania; il Nato Special Operations Headquarters (Nshq), Comando delle Forze Speciali con sede a Mons in Belgio. All'esercitazione partecipa, inoltre, personale di staff di tutti i paesi membri dell'Alleanza.
Il Comando responsabile dello svolgimento dell'esercitazione è il Jfc di Brunssum, che oltre ad avere il compito della conduzione complessiva dell'attività, dovrà conseguire gli obiettivi politici-strategici, sincronizzando gli sforzi di tutte le componenti subordinate. Sarà intensa anche l'interazione con le nazioni ospitanti, Norvegia e Paesi Baltici, e le organizzazioni internazionali, governative e non governative, per addestrarsi il più realisticamente possibile, al fine di sostenere il compito fondamentale della Nato di difesa collettiva.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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