Rohuani II vince con il 57%. L'Iran sceglie il presidente riformista

(ASI) Teheran- Lo ha confermato il Ministero dell'Interno e i 23 milioni di voti ottenuti non lasciano alcun dubbio. Hassan Rohuani è stato eletto presidente per la seconda volta, la prima nel 2013. Per l'avversario conservatore Ebrahim Raisi il 38,5%, pari a circa 15 milioni di voti. L'Iran ha scelto così l'apertura sul mondo e i cittadini hanno indirettamente approvato il patto sul nucleare ottenuto per volere dello stesso ex presidente americano Barack Obama, lo stesso che ora Donald Trump vorrebbe stracciare.


L'affluenza al 70% nella totalità di 56 milioni di cittadini è la promozione della democrazia di un Paese che è comunque considerato una repubblica islamica, patria degli Sciiti e governato in molte istituzioni dalle cariche religiose, dove per motivi legati alla Fede i giudici possono ancora punire i cittadini con la pena di morte. Queste sono tuttavia le uniche elezioni in Medio Oriente, Israele escluso, dove il risultato non è deciso in anticipo né pilotato da forze esterne. La elite rivoluzionaria degli Ayatollah del 1979, protetti dai Pasdaran, è ancora molto forte, ma allo stesso tempo attenta ai segnali che provengono dal basso, in una società che ha vissuto le rivolte dell'Onda Verde nel 2009. Esempio di questa è la guida suprema Ali Khamenei, che sosteneva Raisi e successore di Khomeini, 77enne malato, ma deciso a garantire la continuità alle istituzioni della Repubblica.
Il vincitore Rohuani può ora lanciare la resistenza alle mosse statunitensi. Trump sta per firmare un patto con l'Arabia Saudita sunnita per un accordo economico che vale circa 100 miliardi. L'Iran risponde rivendicando la vittoria della guerra in Siria al fianco dei Russi, disponendo ora di una solida base in Iraq e di uno stretto legame con gli Hezbollah in Libano. Risultati strategici importanti oltre quelli elettorali, quando sei un Paese vessato da 38 anni di sanzioni da parte dei Paesi occidentali, da una guerra con l'Iraq di Saddam durata otto anni e da un conflitto freddo con Israele da decenni.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia

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