"È stato un incontro produttivo, finalizzato a conoscere da vicino le dinamiche e il modello alla base dell'organizzazione", dichiara il senatore Petrocelli. Che aggiunge: "Da parte nostra abbiamo voluto presentare il piano energetico del M5S, indicando parametri che riteniamo imprescindibili per uno sviluppo non solo del Paese Italia, bensì di tutto il pianeta. Vale a dire - prosegue Petrocelli -: entro il 2030 una riduzione del 50 per cento dell'uso di risorse fossili attraverso la migrazione dei consumi termici verso l'elettrico, in particolare per l'auto-produzione da fonti rinnovabili. Seconda tappa: entro il 2040 usare il fossile solo per il trasporto aereo e per alimentare specifici macchinari agricoli e industriali, in vista tuttavia di una sostituzione progressiva con fonti quali il solare fotovoltaico, l'eolico, l'idroelettrico e le bioenergie - spiega Petrocelli -. Infine giungere a una totale indipendenza dal fossile nel 2050". I parlamentari M5S hanno anche chiesto chiarimenti circa l'impatto ambientale delle estrazioni effettuate dal Venezuela e ricevuto garanzie sulla volontà di intraprendere una via green allo sviluppo.