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Da Seoul gravi affermazioni: interviene Pechino per mediare
Il capo di Stato Maggiore della Marina del Sud getta benzina sul fuoco

Sconcertanti dichiarazioni del capo di Stato Maggiore della Marina di Seoul, Yo Nakk-jon, che, in occasione delle cerimonie funebri per le vittime del bombardamento di martedì scorso dell'Isola di YeonPyeong, ha dichiarato "Vendicheremo questi morti", annunciando una contromisura "mille volte più violenta" contro il Nord. Queste parole si sono accompagnate alla decisione unilaterale di Obama, di inviare subito la Portaerei Washington verso le acque di confine, dove, a partire da domani, erano previsti quattro giorni di esercitazioni congiunte Corea del Sud - Stati Uniti, nell'alveo del Piano Hoguk 2010, che da questa estate, vede impegnate decine di migliaia di unità, duecento caccia, venti navi e due sottomarini, proprio a ridosso del confine tra le due Coree. Russia e Cina, per mezzo dei Ministri per gli Affari Esteri, Sergeij Lavrov e Jiang Jiechi, si sono subito consultate, e la Cina si è immediatamente proposta come mediatrice, attraverso la figura di Dai Bingguo, che si sarebbe incontrato proprio poche ore fa col Ministro degli Esteri di Seoul, Kim Sung-hwan.

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