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Usa: sempre più preoccupata per le rivelazioni di WikiLeaks

(ASI) Sono circa 2,7 milioni le conversazioni riservate tra il Dipartimento di Stato americano con le ambasciate di altri paesi che WikiLeaks si appresterebbe a pubblicare nella rete. Rivelazioni che sembrerebbero scottanti e potrebbero mettere in crisi gli Usa con molti alleati in quanto includerebbero informazioni imbarazzanti circa le rappresentanze diplomatiche Usa nel mondo e documenti con accuse di corruzione verso vari politici come ad esempio quelli afghani e russi.
Intanto l'America ha avvisato tutti gli interessati, compresa l'Italia, di queste possibili indiscrezioni, che stando alle dichiarazioni di WikiLeaks, potrebbero essere pubblicate oggi stesso.
Dalla Farnesina, il portavoce del ministero, Maurizio Massari fa sapere:" "I rapporti tra Italia e Stati Uniti si basano su solidità e collaborazione di fatto, ci sono interessi comuni che non possono essere scalfiti neanche da questi messaggi che comunque dobbiamo ancora vedere".
Molte le rivelazioni imbarazzanti che sembrerebbero emeregere da tali rapporti. Tra le più interessanti vi sarebbero documenti confidenziali su Turchia, Russia, Israele e Kurdistan.
Circa la Turchia emergerebbe come questa avrebbe aiutato Al Qaeda, facendo passare dalle frontiere terroristi e materiale bellico destinato all'Iraq.
Per quanto riguarda la Russia, invece, spunterebbero dai documenti conversazioni private sempre tra il Dipartimento di Stato americano e ambasciate russe, dove vengono espressi giudizi imbarazzanti circa valutazioni sulla situazione nell'ex Paese sovietico e opinioni negative su alcuni leader russi. Intanto ieri dalla Russia si è appreso che nessun diplomatico americano si è messo in contatto con il Cremlino, ma si teme che queste indiscrezioni potrebbero creare degli attriti tra i due governi.
La fuga di notizie mostrerebbe inoltre il sostegno fornito da Washington ai separatisti curdi del Pkk, fornendo loro armi tramite le truppe Usa in Iraq e, soprattutto, ignorando le loro operazioni in Turchia definendo i ribelli "guerrieri per la libertà e cittadini turchi".
Più delicata sarebbe la situazione Israele - USA, che rischia di creare forti imbarazzi circa la cooperazione bilaterale dei due paesi. Le rivelazioni metterebbero in evidenza discorsi tra il Dipartimento di Stato Usa e il governo di Tel- Aviv sulle relazioni tenute segrete tra i due governi e rivelerebbero scambi di informazioni fra diplomatici statunitensi che non sempre riflettono la posizione ufficiale dell'amministrazione.
Gli Usa hanno avvertito subito il premier israeliano Benyamin Netanyahu che, invece, sembrerebbe preoccupato per la pubblicazione dei dati dei 200 ufficiali e militari che hanno preso parte alla operazione “Piombo fuso” a Gaza, considerati "criminali di guerra". in quanto alcuni di loro avrebbero ricevuto nelle loro case lettere minatorie.

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