Il Regno Unito:  Atto di  orgoglio nazionale

teresamay1(ASI) Sono rimasto molto colpito dal discorso del Premier Theresa May che in buona sostanza ha inviato a chi di dovere (Merkel e Management Europeo) come si suol dire, “in…in quel paese... tutta la politica di austerity e di perdita di sovranità nazionale, l’Europa.

Ha avuto il coraggio il Regno Unito e non poteva essere diversamente di rendersi conto e dico , in tempo! Di staccare la spina a questa Eurogermania arrogante, miope, che altro non ha fatto che imporre austerità a detrimento dello sviluppo.

E’ in corso una manovra internazionale economica finanziaria di rendere poveri gli avversari!

L’Italia naturalmente per le insignificanti personalità, per i politici corrotti, arroganti, egoisti, pur di conservare lo status quo hanno venduto se non svenduto la nostra nazione cedendo 'cum lento pede', quel poco di sovranità che ci è rimasta.

Io sono stato sempre un europeista, una persona vocata al diritto internazionale, allo studio meticoloso degli ordinamenti giuridici internazionali, ma l’Europa che sognavo, per la quale ho speso il mio tempo per le prime elezioni europee ad aiutare un candidato poi eletto, non è quella che sto vedendo ora.

E’ imbrigliata dalla burocrazia e l’alibi “ ce lo dice l’Europa” è divenuta massima e spot a fronte del quale nessuno osa più ribellarsi, ma accettare supinamente, buttandosi sul dirupo.

Ho la distinta impressione che, dopo il discorso epocale del premier inglese ieri su che cosa sarà in pratica la Brexit, la marea stia cambiando a favore della Gran Bretagna e della libertà e ai danni della Germania e della tirannia. 

L’Unione Europea altro non è che una baracca «Made in Germany».

Ho notato ed apprezzato in maniera esaltante, esilarante il forte desiderio di ritornare ad essere la nazione che ha governato il mondo; la nazione che vuole bene a se stessa ed ai cittadini e dove i politici sono “corretti” e vocati alla cosa pubblica e non, come taluni politici, che sono reputati dei falliti nella vita ed è per questo che si buttano nella politica per poter gestire il malaffare!

La Gran Bretagna lascerà non solo il santo mercato libero dell'Ue - ha promesso la May - ma anche la sua beata unione doganale e da non dimenticare certo la burocrazia di Bruxelles ma anche - - la ficcanaso Corte europea. Fuori! Completamente

Oggi, come ieri,la Gran Bretagna diverrà un faro che brilla nelle tenebre teutonichee mostra la via d'uscita per tutti in Europa - tutti coloro che oseranno uscire.

Uscire per salvarsi, dalla povertà, dalla tirannia finanziaria, per un nuovo risorgimento e sviluppo illuminato!

Cambiare politici , cambiare modo di governare e fare economia: cercare di divenire il paese di produttori e manufatturieri che eravamo e non altezzosi, arroganti, stupidi finanzieri creativi e banchieri che del super profitto hanno basato la propria condotta.

So di essere stato forte ed illuso! Chissà quante generazioni ci vorranno per avere una Italia giusta, onesta, dove il rispetto altrui è legge e dove il politico è servitore della cosa pubblica e dei cittadini che lo eleggono.

Per ora, si spera che i nostri concittadini terremotati possano avere il minimo di sussistenza e non essere dimenticati come mai un governo ha fatto prima d’ora! I privilegi della casta vengono prima di tutto, la conservazione del diritto alla pensione da parlamentare viene prima del terremotato!

Senza dire poi delle innumerevoli donazioni pro terremoto: tutte a fondo perduto(a favore delle banche) che danno il denaro offerto in prestito oneroso al povero terremotato.

Questa è l’Italia! Non voglio che sia così! Quindi un colpo di reni! Coraggio che possiamo riuscire a recuperare la nostra sovranità, uscendo non solo dall’euro ma anche dall’Europa!

Sono nato che l’Europa non c’era e si viveva bene lo stesso!

Quindi fiducia sulle prossime elezioni! Cerchiamo di cambiare in meglio! Cerchiamo le persone giuste integerrime senza scheletri e senza che si debba assistere alle sceneggiate di questi ultimi tempi.

Di Mauro Norton de Neville Rosati di Monteprandone De Filippis Dèlfico

 

 

 

==============================================

* Nota, ASI precisa: la pubblicazione di un articolo nelle lettere in redazione  non ne significa necessariamente la condivisione dei contenuti. Essi - è bene ribadirlo -  rappresentano pareri, interprestazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Per quanto riguarda questo articolo, la responsabilità è di chi  ci ha fornito il contenuto.  Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, invitiamo i lettori ad approfondire sempre l'argomento trattato e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.

 

 

 

Continua a leggere